Ritorno ad Asti per Dario Ballantini, il poliedrico artista, noto al grande pubblico come presenza fissa di “Striscia la notizia” nel ruolo di imitatore, che giovedì 20 febbraio alle 21 salirà sul palco del Teatro Alfieri di Asti con il suo spettacolo “Da Balla a Dalla”, omaggio al cantautore scomparso nel 2012.
Cosa si deve attendere il pubblico dalla serata?
Un’incredibile storia di coincidenze dovute alla passione personale per un personaggio che mi ha portato a “diventare” spesso lui, oltre che suo amico.
Una veria storia condita di canzoni, trasformismo e imitazioni, che vede al centro il racconto della sua carriera straordinaria. Sarà anche possibile vedere Lucio Dalla sul palco, perché ad un certo punto comincerò a “diventare lui”.
Come vi eravate conosciuti e quale ricordo serba?
La nostra bella amicizia è arrivata in età avanzata sua e a carriera inoltrata mia, ma è partita da quel desiderio di conoscerlo che nutrivo fin da bambino. Un desiderio avveratosi grazie alla pittura, quando Lucio si era appassionato ai miei quadri.
Non ci siamo frequentati molto, ma l’amicizia è emersa in alcune occasioni importanti. Ad esempio, quando ha cantato gratuitamente per la mostra allestita in occasione dei miei 25 anni di carriera alla Triennale di Milano. Ecco, quel momento corrisponde al più bel ricordo che ho di lui.
Da cosa deriva l’interesse per Dalla durante l’infanzia?
E’ nato quando è uscita la canzone “4 marzo”. Siccome parlava del porto, e io vivevo a Livorno, pensavo che Dalla si riferisse alla mia città. Così come quando cantava “Piazza grande”, dato che esiste una piazza con questo nome anche a Livorno.
Essendo ancora piccolo, ero convinto che l’avrei incontrato per la strada. Poi ho iniziato a seguirlo perché interessato alla musica cantautorale, ma, come ho raccontato, l’incipit è stato diverso e, soprattutto, originale.
Lo spettacolo è nato nel 2013, tanto che nel 2015 aveva già fatto tappa ad Asti. Continua a portarlo in scena da allora?
Sì, lo spettacolo è continuato negli anni e non ho intenzione di lasciarlo. A questo proposito ricordo che Asti nel 2015 aveva rappresentato una data importantissima per me, perché tra il pubblico era seduto Ron.
Quindi lo spettacolo è sempre molto ben accolto dal pubblico…
Sì, “Da Balla a Dalla” continua ad avere successo perché propone un momento di avvicinamento alla figura di Lucio adatto a tutti, sia a chi ha ricordi legati alla sua musica sia a chi non lo conosceva.
I 40 anni di carriera
Quest’anno festeggia i 40 di carriera artistica. Una carriera a tutto tondo che spazia dalla pittura al teatro, dalla televisione al cinema, fino alla radio. Quale ambito le ha dato finora più soddisfazione?
In questo momento mi sta dando soddisfazione il teatro perché ho trovato il modo di portare in scena un ambito considerato minore, ovvero le imitazioni. Infatti, attraverso i miei tre spettacoli (incentrati su Lucio Dalla, Ettore Petrolini e la mia carriera), ho dato dignità maggiore ad un genere che spesso è considerato un po’ “usa e getta”.
Si tratta infatti di omaggi completi arricchiti da trasformismo e storie.
Le imitazioni
Lei è noto al grande pubblico soprattutto per essere presenza costante, da 30 anni, del telegiornale satirico “Striscia la notizia”, in cui veste i panni di innumerevoli personaggi. Come è nato il suo amore per le imitazioni?
E’ nato da bambino, quando in famiglia si erano resi conto che “facevo il verso a tutti” con ottimi risultati. Anche al liceo artistico i compagni mi hanno sempre spronato a continuare, a partecipare a piccoli concorsi. Sicuramente nutrivo la passione per questo mondo – mio nonno veniva dal teatro, mio zio era tenore – ma la decisione di intaprendere la carriera artistica è arrivata grazie al sostegno dei coetanei.
C’è un personaggio che la diverte di più imitare?
Lo stilista Valentino ha avuto un grande successo, ma personalmente mi sono divertito molto ad imitare Gino Paoli, perché il risultato è stato particolarmente soddisfacente e ho preso parte spesso a duetti con lui.
Aneddoti divertenti capitati in questi anni?
Tantissimi, tutti legati alle mie imitazioni. Ad esempio, a Roma sono stato scambiato per il Papa da alcuni fedeli e al festival di Cannes sono stato annunciato in eurovisione come “Monsieur Nanni Moretti”.
A proposito di carriera… Lei continua ad essere in tournée anche con “Lo spettacolo di Ballantini – Conseguenze di 40 anni vissuti nei panni degli altri”. Quali sono le conseguenze citate nel titolo?
Essere scambiati per il personaggio vero che imito, vivere un’intera stagione truccato da altri e non essere riconosciuto come Dario Ballatini per questo motivo. E poi fare esperienze fuori dal comune, come attirare gli sguardi da parte maschile per essere truccato da donna affascinante.
Come proseguirà il suo 2025?
Sarò a teatro con tutti e tre gli spettacoli. Poi continuerò “Striscia la notizia”, con cui ormai sono “sposato”, e inaugurerò una mostra di pittura a Livorno.
LO SPETTACOLO
“Da Balla a Dalla – Storia di un’imitazione vissuta”, scritto e cantato da Dario Ballantini, fa parte della stagione del Teatro Alfieri, realizzata dal Comune di Asti in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo.
Diretto da Massimo Licinio, Ballantini sarà il protagonista sul palco accompagnato dai musicisti Francesco Bendinelli, Federico Gaspari, Tancredi Lo Cigno, Nicola Sciarpa e Matteo Zecchi.
Ultimi biglietti (23 euro platea, barcacce, palchi, 18 euro loggione) su www.bigliettoveloce.it e alla cassa del teatro. Info: 0141/399057.