La coppia di artisti astigiani Delta N. A. continua a far parlare di sé con nuovi progetti.
Recentemente, infatti, Neva Epoque e Alessandro Vignola hanno partecipato ad una mostra collettiva alla galleria An Ancient Art Space (Cina) in collaborazione con il Huanhuazhai Museum. Fino al 7 dicembre, al Suzhou Bay Art Museum dell’omonima città cinese, sono invece presenti alla “Pixel Jungle” con tre opere tra cui una (olio su tela) intitolata “Green Poem”. L’esposizione, curata da Li Tong “Veronica”, laureata all’Accademia Albertina di Torino, riunisce diciassette artisti internazionali con quadri che analizzano la mappa simbiotica della natura e del digitale. Nello stesso periodo, a Shanghai, il “Shanghai Art Century Museum” ha dedicato ai Delta N. A. un’intera sala per una loro installazione automobilistica creata in occasione del 55° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia.
Il commento degli artisti
“In combinazione con l’auto, vestita con tranquille tonalità di blu – dicono tra l’altro i curatori della mostra – l’opera crea un intreccio poetico tra sogno e realtà invitando gli spettatori a riflettere su come, nonostante il rapido sviluppo in atto, si possa raggiungere armonia tra umanità e ambiente”. Presente, accanto all’installazione, anche il dipinto “Dream” che Neva e Alessandro hanno creato durante la loro residenza a Songjiang.
“Siamo stati due mesi in Cina invitati dal museo di Shanghai e da No Name Studio Shanghai – hanno commentato gli artisti al loro rientro in Italia – e ci siamo trovati benissimo; siamo stati accolti con gentilezza e disponibilità e siamo tornati con un bagaglio ricco di ispirazioni. La Cina è un paese con molte facce: da un lato tecnologia, grattacieli mozzafiato, informatica; dall’altro borghi antichi, templi buddisti, pagode e tramonti che si specchiano nel fiume. Proprio da queste contraddizioni abbiamo tratto spunto”.
Durante il soggiorno, Neva e Alessandro hanno anche avuto occasione di divulgare i loro lavori grazie a numerose interviste e a tavole rotonde pubbliche con altri artisti. “In Cina, nonostante la barriera linguistica, è stato davvero facile interagire con tutti – hanno aggiunto – con l’aiuto del traduttore sul cellulare, poi, riuscivamo a chiacchierare con le persone che ci capitava di incontrare e, con alcune di loro, è nata già una bella amicizia”.
Un’esperienza unica e costruttiva, dunque, che continuerà nel prossimo futuro. “Abbiamo ricevuto numerosi inviti a partecipare a mostre e gallerie in giro per la Cina – hanno infatti concluso Neva e Alessandro – e sicuramente alcuni li accetteremo”.