Entro gennaio gli interventi strutturali per isolare acusticamente il locale, con la speranza di riprendere fin da subito la musica dal vivo confidando in una deroga. Con un comunicato stampa,
Entro gennaio gli interventi strutturali per isolare acusticamente il locale, con la speranza di riprendere fin da subito la musica dal vivo confidando in una deroga. Con un comunicato stampa, lassociazione Diavolo Rosso ha fatto il punto dopo il recente stop ai concerti dovuto al superamento dei limiti sonori, rilevato in unabitazione attigua alla ex chiesa di piazza San Martino. «Abbiamo deciso di adottare tutte le misure necessarie a garantire il rispetto dei limiti, stiamo impegnando la nostra esperienza e le nostre risorse», dicono dal Diavolo Rosso.
«Vi sollecitiamo – linvito agli affezionati – a diventare attori su questo palcoscenico senza attenuare il vostro entusiasmo e affetto, anche in questi mesi in cui la musica ha messo la sordina.» Invito superato da unampia mobilitazione spontanea tra gli astigiani, soprattutto attraverso i social network con lhashtag #iostocoldiavolo. Cè poi il sostegno dimostrato dagli artisti che sul palco di piazza San Martino hanno suonato: Giorgio Canali dei Cccp, Marco Manzella del Disordine delle Cose, i fumettisti di Repubblica XL Maicol&Mirco, oltre ai tanti astigiani per i quali il Diavolo Rosso è stato il palco del debutto.
Prese di posizione che stimolano anche un dibattito non da poco sulla fruizione degli spazi urbani, sulla qualità della vita e sul ruolo della cultura in una città in crisi come Asti. Nel frattempo, se la musica tace, al Diavolo Rosso parla la fotografia. Ieri sera è stata inaugurata una mostra delle fotografe Olimpia Jaggy Schnabel e Francesca Voltura, dal titolo Lunione, che resterà aperta fino al 14 dicembre (ingresso libero). E per venerdì è invece previsto lavvio di una campagna fotografica a favore del locale attraverso gli scatti dellastigiana Alice Pareschi.
e.p.r.