Per gli incontri della Società di Studi Astesi giovedì alle ore 17 nel salone dellArchivio Storico Comunale di via Cardinal Massaia 5 sarà ricordata, a ventanni dalla morte, la figura del
Per gli incontri della Società di Studi Astesi giovedì alle ore 17 nel salone dellArchivio Storico Comunale di via Cardinal Massaia 5 sarà ricordata, a ventanni dalla morte, la figura del professor Giacinto Grassi, docente, scrittore, poeta, appassionato cultore della storia e delle tradizioni di Asti. Dellillustre studioso parleranno Mimma Bogetti, già direttrice della Biblioteca Astense, Maria Grazia Cavallino, Flavio Grassi, Guido Rosina, sindaco di Settime, e Pippo Sacco, vicepresidente della Società di Studi Astesi.
Giacinto Grassi nacque a Settime nel 1918; dopo gli studi liceali ad Asti e quelli universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (dove si laureò in filosofia con una tesi su Spinoza) ha insegnato in istituti superiori di diverse città italiane; ad Asti è stato docente per molti anni al liceo scientifico ed allistituto magistrale. Ha anche insegnato letteratura italiana allUniversità della Terza Età di Asti, dove in suo ricordo è stato istituito il premio letterario che porta il suon nome, ed è stato anche tra i promotori del Gruppo Ricerche Astigiane.
Ha pubblicato numerosi libri, tra cui monografie sui pedagogisti Ferrière e Livingstone ed ha collaborato alla Lectura Dantis Internationalis con due saggi danteschi. Ha pubblicato anche due libri di poesie, Un caro paese (1966) e La clessidra (1968), riuniti dopo la sua scomparsa prima nel volume I fuochi del Mugnone, assieme a diversi inediti, a cura di Mimma Bogetti e Roberto Collo (Gribaudo Editore), poi in Un soldo di rame, a cura di Mimma Bogetti e Maria Grazia Cavallino, che comprende anche molti dei suoi articoli apparsi sulla rivista Il Platano. Giacinto Grassi è scomparso il 28 gennaio 1993; a Settime gli è stata dedicata una biblioteca che raccoglie il suo patrimonio librario.
a.g.