Si intitola “Signor Faletti” il documentario – in onda giovedì 3 luglio, alle 21.20 su Rai Tre – che offrirà un ritratto, dal punto di vista professionale e umano, di Giorgio Faletti.
La data scelta non è causale, in quanto l’eclettico artista astigiano, protagonista di una carriera che l’ha portato ad essere noto come cabarettista, cantante, attore e scrittore di best seller, è mancato il 4 luglio 2014 all’età di 63 anni.
Prodotto da Verve Media Company in collaborazione con Rai documentari, con la regia di Michele Truglio e Alessandro Galluzzi, “Signor Tenente” esplora, a undici anni dalla prematura scomparsa, la vita e la carriera di Faletti. Nel corso degli anni, infatti, aveva scritto e interpretato canzoni di successo per tanti interpreti, arrivando lui stesso sul palco del festival di Sanremo, al secondo posto nel 1994 con “Signor Tenente”. Aveva interpretato vari film (tra cui il noto “Notte prima degli esami”), scritto romanzi noir che si sono rivelati best seller a livello internazionale, come “Io uccido”.
Attraverso interviste, filmati privati inediti, immagini di archivio e testimonianze di amici e colleghi, il documentario ricorda un uomo che ha saputo reinventarsi continuamente, lasciando un’eredità artistica ricca e variegata.
Le parole di Roberta Bellesini
«Il documentario è lungo 90 minuti, il massimo consentito – spiega Roberta Bellesini, moglie di Faletti e consulente della produzione – ma, considerando la vita ricca di cui era stato protagonista Giorgio, avremmo potuto sicuramente confezionare due puntate».
Numerosi i colleghi e gli amici intervistati tra Asti, Milano e Capoliveri, la città dell’isola d’Elba che era molto amata dall’artista. «La scelta – continua Roberta Bellesini – è ricaduta su quelle persone che avevano avuto rapporti affettivi oppure lavorativi. In quest’ultimo caso, privilegiando coloro che gli erano stati a fianco per tanti anni o che avevano avuto una collaborazione dai risvolti significativi».
Le interviste
Ad Asti, ad esempio, sono stati intervistati, oltre alla moglie, il cantautore Danilo Amerio, il suo primo discografico; il noto cantautore Paolo Conte; l’artista Paolo Fresu; il cugino Mauro Vaccaneo; il medico e regista appassionato di cinema Gianni Miroglio e il giornalista e speaker radiofonico Massimo Cotto, scomparso lo scorso agosto, amico e responsabile della direzione artistica dell’ultimo tour di Faletti, intitolato “Da quando a ora”. E poi, ancora, Angelo Branduardi, con cui Faletti collaborò per due album; Fausto Brizzi e Nicolas Vaporidis, rispettivamente regista e co-protagonista del film “Notte prima degli esami”. E ancora Gigliola Cinquetti, con cui l’artista astigiano collaborò come autore di brani; Piergiorgio Nicolazzini, fondatore dell’omonima agenzia letteraria, rappresentante di Faletti in qualità di scrittore. Poi colleghi e amici del mondo del cabaret e della televisione: l’autore di “Striscia la notizia” Antonio Ricci, i comici Nino Formicola ed Enzo Iacchetti. Infine il presidente di PMI (Produttori musicali indipendenti) Mario Limongelli. A partecipare come voce narrante Giancarlo De Cataldo, da cui è nata l’idea di realizzare il documentario.
Una risposta
E stato un Emozionante documentario.