«E stato un bel week end e siamo felici che abbia avuto successo liniziativa di abbinare più eventi nella stessa domenica. Mi dispiace soltanto che i negozianti non abbiano risposto perché è stata unoccasione persa per il commercio della città». E tutto nel commento dellassessore al Turismo Andrea Cerrato il bilancio della domenica di festa che si è vissuta in centro dove, nello stesso momento, si è svolto il carnevale con la sfilata delle maschere…
«E stato un bel week end e siamo felici che abbia avuto successo liniziativa di abbinare più eventi nella stessa domenica. Mi dispiace soltanto che i negozianti non abbiano risposto perché è stata unoccasione persa per il commercio della città». E tutto nel commento dellassessore al Turismo Andrea Cerrato il bilancio della domenica di festa che si è vissuta in centro dove, nello stesso momento, si è svolto il carnevale con la sfilata delle maschere, lanimazione per i bambini (giunti numerosi con i loro costumi), AtChocolat, il mercatino dellantiquariato il tutto accompagnato dalla presenza del luna park in piazza del Palio.
Il sole ha fatto la sua parte garantendo un pomeriggio perfetto dal punto di vista climatico ma, ancora una volta, le numerose serrande abbassate, proprio tra le vie del centro commerciale naturale, non sono passate inosservate. «Il centro storico era gremito e in giro si sentiva molto parlare in tedesco; i negozi (purtroppo pochi) che hanno tenuto aperto hanno anche avuto un buon via vai di gente – commenta il sindaco Brignolo – La scelta di concentrare in una domenica tante manifestazioni, molte delle quali sarebbero state fatte comunque ma diluite in più week end, si è rivelata vincente. Stiamo lavorando per ripetere altre giornate attrattive come questa sperando che possa esservi un maggior numero di commercianti che fruiscano di questo afflusso di pubblico e che accettino linvito a partecipare come espositori un maggior numero di artigiani locali».
Eppure di motivi per stare aperti ce nerano perché raramente si sono visti ad Asti tanti eventi nello stesso giorno utili a richiamare turisti e visitatori, quindi potenziali clienti. «Chi è stato aperto ha lavorato bene, come nel caso di bar e ristoranti, facendo molto più di quanto non si realizzi nelle altre domeniche – evidenzia Mauro Ardissone, presidente di Confesercenti – Probabilmente si pecca ancora di eccessivo tradizionalismo e i commercianti hanno deciso di stare chiusi privilegiando la famiglia rispetto allattività. Credo che quando cè gente in giro bisogna esserci e gli eventi di domenica hanno effettivamente portato molto persone in centro».
Allora perché i commercianti astigiani, che spesso contestano allamministrazione di non fare abbastanza per valorizzare lo shopping tra le vie del centro storico, hanno ignorato lofferta di domenica non supportando il carnevale come meritava?
Secondo il direttore dellAscom Confcommercio Claudio Bruno uno dei motivi della scarsa adesione devessere cercato nella contrazione dei consumi che si legano ai costi, molto alti, di chi ha unattività. «Per effetto dei saldi i negozi sono stati aperti per varie domeniche di fila – aggiunge Bruno – e linformazione sulla giornata del carnevale è transitata ma non in modo pregnante. E chiaro che si deve lavorare molto sulle aperture domenicali e su una programmazione più completa che permetta di pianificare meglio le aperture dei negozi. E necessario fare della straordinarietà lordinarietà delle nostre domeniche poi, magari, si sta chiusi il lunedì».
Per lAscom la vera questione è quella di rendere appetibile la città per uno shopping che non si limiti a poche domeniche di grandi eventi ma che si estenda tutto lanno con una programmazione fatta per tempo e condivisa con gli operatori del commercio. Nel frattempo, però, approfittare di quel che cè sarebbe un bel punto di partenza per rendere la città sempre più turisticamente appetibile.
Riccardo Santagati