Appuntamento speciale, domenica 29 gennaio alle 18.15 in Sala Pastrone. In occasione dell’uscita, ieri (giovedì) del film “La seconda via”, in programmazione nella sala in questi giorni, si terrà un incontro con uno degli attori, l’astigiano Simone Coppo.
Il film, ambientato nel gennaio 1943, è incentrato sulla ritirata di Russia degli Alpini, ovvero sulla fallimentare offensiva, durante la seconda guerra mondiale, delle Forze dell’Asse contro l’Unione sovietica, che si trasformò in dramma per 57 mila soldati italiani, costretti ad una ritirata di 200 chilometri nel ghiacciato bassopiano sarmatico.
Il film è stato presentato ieri in Senato in occasione dell’ottantesimo anniversario della ritirata di Russia e della prima Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino.
Tutti gli alpini che si presenteranno all’incontro in Sala Pastrone con il cappello avranno ingresso ridotto a 5 euro.
Il film
Il film, diretto da Alessandro Garilli, si svolge nel gennaio del 1943. Ambientato sul Fronte Russo, vede protagonista la Compagnia 604 del Sergente Bisi, che sta affrontando l’inferno della traversata della steppa a temperature vicine ai -40°C. La tempesta di neve incessante impedisce la visuale del paesaggio circostante, tanto che Bisi tenta a fatica di controllare i suoi uomini che lo seguono facendosi strada nella neve. A procedere nel gelo ci sono il tiratore scelto della compagnia Zaina (Simone Coppo) e Prati (Sabastiano Bronzato), seguiti da Artico (Stefano Zanelli) che si fa aiutare da Ferri (Nicola Adobati) perché non riesce nemmeno più a reggere il suo zaino. Con loro il mulo Remagio, che a fatica trasporta una slitta con sopra il Tenente Sala (Ugo Piva).
Tutti gli altri non ce l’hanno fatta. I sei sopravvissuti lottano con tutte le loro forze per arrivare al villaggio di Popowka e fuggire così all’accerchiamento del nemico che sentono sempre più vicino.
Una volta calata la notte, però, gli Alpini arrivati allo stremo delle forze perdono il contatto con la realtà. Attraversano boschi, vallate, laghi e campi come dentro a un sogno: l’effettodel freddo e del disorientamento dato dal buio li porta su una seconda via.