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Dopo il cortometraggio “Venere mobile”, selezionato in diversi festival, arriva “Vita nova”

Nuovo lavoro di Gianni Miroglio, le cui riprese cominceranno la domenica del Palio, che vedrà come attore protagonista Mario Nosengo

Continua il percorso distributivo del cortometraggio “Venere mobile” di Gianni Miroglio, medico astigiano appassionato di cinema, con musiche di Paolo Conte e Danilo Amerio.
Dopo aver vinto il Premio speciale della giuria critica all’Athvikvaruni International Film Festival di Chennai (India), è stato selezionato in diversi festival in Italia e all’estero. Nel primo caso al Giove international film festival (Abruzzo), quindi alla prestigiosa Movie Marathon di Colonia (Germania), allo Stockholm city international film festival (Svezia), al Pupila film festival di Olinda – Pernambuco e al Brazil New Visions film fest di Recife (Brasile), al Lift – off Film Maker Sessions Hosted di Pinewood Studios (Inghilterra) e al The empty space film festival di Pune (India).
In due casi, poi, ha ottenuto importanti riconoscimenti: nelle scorse settimane ha infatti vinto il premio come Miglior cortometraggio europeo al Rohip International Film Festival (India) e il Premio Decima musa per la poetica cinematografica al Festival internazionale di San Benedetto del Tronto.
Il corto, della durata di 17 minuti (compresi i titoli di coda), è stato girato nell’agosto 2023 nel centro storico di Asti. Tra i vari scorci, la piazza della Cattedrale, la cripta e il museo di Sant’Anastasio, oltre al Bosco dei Partigiani.

Il soggetto

Tutto nasce da una suggestione: una statua di Venere si rianima e si trova catapultata nel mondo contemporaneo, di cui apprezza il progresso scientifico, ma che poi si rende conto di alcuni aspetti negativi, come la scarsità di comunicazione diretta tra le persone, schiave dello smartphone.
A produrlo l’associazione Sciarada, presieduta da Riccardo Costa, il cui obiettivo è creare uno “Stabile” del cinema che garantisca nuove opportunità alle produzioni indipendenti, così da sviluppare progetti filmici sul territorio astigiano. «“Venere mobile” – commenta Costa – si sta facendo notare grazie al codice comunicativo molto diretto che lo caratterizza, come testimoniato dal premio ottenuto a San Benedetto del Tronto, legato alla poetica cinematografica. Altro punto di forza il fatto che, nonostante non abbia la presunzione di trattare temi sociali, sia in grado di indurre a riflettere su alcuni aspetti della società contemporanea. Inoltre le diverse selezioni ottenute in India e Brasile mostrano come il lavoro incontri il gusto sudamericano e indiano grazie alla musica, protagonista indiscussa, e all’atmosfera di danza che lo permea».

I progetti con Nervi e Marcozzi

Costa sottolinea anche l’importanza di due figure “dietro le quinte”: il direttore della fotografia Edoardo Nervi e il responsabile degli effetti speciali Valerio Marcozzi, componenti di Sciarada. «Con entrambi – anticipa – stiamo portando avanti altri progetti. Stiamo infatti curando la versione estesa del documentario “Golia” di Nervi, vincitore del Premio Reale Mutua all’Asti Film Festival, e la distribuzione del corto “Servitori di storie” di Marcozzi».

Il nuovo cortometraggio di Miroglio

Non solo, tra i progetti che coinvolgono Sciarada anche la pre-produzione del nuovo cortometraggio di Gianni Miroglio, intitolato “Vita nova”. «Le riprese – annuncia Miroglio – si terranno dal giorno del Palio alla domenica del Festival delle Sagre nuovamente nel centro storico e in altri luoghi di Asti, dato che il mio obiettivo è anche promuovere la città».
Protagonista sarà l’attore Mario Nosengo che, affiancato dalla co-protagonista Serena Zimolo e da altri attori, impersonerà uno scienziato pazzo alle prese con una invenzione, tra riti sciamanici e tecnologie all’avanguardia.
“Vita nova” sarà il quarto lavoro di Gianni Miroglio degli ultimi anni, dopo “Il tesoro nascosto”, “Venere mobile” e un lavoro in chiave filmica presentato a due congressi medici sul tema dell’ipnosi. «Ho iniziato nel 1980 – ricorda – con il cortometraggio “Poi ti spiego” cui aveva partecipato anche il mio amico Giorgio Faletti, che aveva interpretato il personaggio di un eccentrico dj e aveva scritto la canzone omonima al titolo del corto. Ora ho all’attivo 15 lavori (tra cui filmati scientifici presentati solo a congressi medici) che mi sono valsi anche in passato alcuni premi. Una passione di lunga data che porto avanti con un bel gruppo di amici».

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