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Scintille 2022 spettacolo vincitore
Cultura e Spettacoli
Teatro

Ecco gli spettacoli vincitori del concorso “Scintille”

Primo classificato “Pasolini – Sotto gli occhi di tutti”. Assegnate menzioni speciali a “L’origine dell’eroe – Requiem per un pipistrello” e “Madrioska”

E’ “Pasolini – Sotto gli occhi di tutti”, a cura del collettivo Margot Theatre Company, lo spettacolo vincitore dell’edizione 2022 del concorso “Scintille”.
Rivolto a compagnie teatrali under 35, è finalizzato alla produzione di uno spettacolo teatrale da promuovere sul territorio nazionale. Ad organizzarlo il festival AstiTeatro in collaborazione con Tieffe Teatro Milano e Fondazione Piemonte dal Vivo. Protagonisti, nei cortili dei palazzi storici cittadini, assaggi di 20 minuti di otto spettacoli proposti da altrettante compagnie.
Ai vincitori un premio di 8mila euro e la possibilità di portare lo spettacolo, per intero, alla prossima stagione teatrale di Asti e del Teatro Menotti di Milano.
La giuria ha anche assegnato menzioni speciali al progetto “L’origine dell’eroe – Requiem per un pipistrello”, a cura della compagnia Alessandro Sesti e Giacomo Sette, e allo spettacolo “Madrioska” della compagnia Marcello Manzella, in particolare all’attrice Valentina Elia per la sua interpretazione vigorosa e ricca di accenti.

Lo spettacolo “Madrioska”

Valentina Elia in “Madrioska”

Uno spettacolo che, per l’intensità della sua protagonista, ha coinvolto ed emozionato il numeroso pubblico affluito nel cortile dell’Archivio storico nonostante il grande caldo e i nugoli di zanzare. «Arrivando da Caserta – hanno detto a tal proposito, prima di entrare in scena, l’attrice Valentina Elia e il regista Marcello Manzella, che, con il drammaturgo Orlando Napolitano, hanno dato vita a “Madrioska” – pensavamo di trovare più fresco. Siamo comunque felici ed emozionati di trovarci ad Asti per la seconda volta, essendo già stati tempo fa allo Spazio Kor. Una città bellissima, ricca di luoghi suggestivi».
Valentina Elia, unica protagonista di “Madrioska” insieme a una bambola appoggiata in un angolo, ha rappresentato la figura femminile, quella violentata, disillusa, sottomessa. Ha raccontato la bambina spensierata e ingenua che, crescendo, conosce il dolore, gli abusi, lo scherno e che, incapace di una ribellione, si arrende e si rifugia con rabbia nella fede. Uno spettacolo profondo e potente che ha commosso anche per il fatto che la protagonista, al termine dell’esibizione, ha trattenuto a stento le lacrime recitando le ultime frasi: «(…) Padre nostro che sei in cielo, se ci sei scendi, liberami dalla tortura, dalla fame, dalla sete. Se ci sei scendi, ho bisogno del tuo amore…Ae ci sei scendi perché io ho tanta paura».

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