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Giribaldi Emilia
Cultura e Spettacoli
Editoria

«Ecco il libro postumo con le poesie di mia mamma trovate in un cassetto»

Emilia Giribaldi ha raccolto nel volume “Oltre le porte del Parasio” i versi composti da Rachele Bruno Giribaldi, insegnante di Lettere all’istituto Giobert dal 1974 al 1994

«Un quaderno. Di quelli degli anni ‘50/’60, con la scritta “Bella copia” in copertina. Dentro, la grafia di mia madre. Chiara, pulita, ordinata. Sono versi, poesie. Alcune lunghe, altre molto brevi».
Così Emilia Giribaldi scrive nell’introduzione del libro “Oltre le porte del Parasio – Poesie dal 1951 al 2015”, pubblicato nei giorni scorsi dalla casa editrice Antea. Un volume che riunisce i versi scritti nel tempo dalla mamma, la professoressa Rachele Bruno Giribaldi (Ele per amici e parenti), scomparsa due anni fa. Moglie del magistrato Emilio Giribaldi, mancato nel 2014, originaria di Imperia ma astigiana di adozione, Rachele Bruno è stata insegnante di Lettere all’istituto Giobert dal 1974 al 1994, anno del pensionamento.

Il quaderno ritrovato

Appassionata di arte, letteratura e musica, e in particolare di poesia italiana e straniera, ha lasciato in un cassetto un quaderno a righe, scritto con bella calligrafia, con poesie datate a partire dal 1951 fino ad oltre il 2010. E, in mezzo al quaderno, altri fogli di brutte copie e schizzi. «In tutto un centinaio di poesie – spiega Emilia Giribaldi – un viaggio poetico disteso tra le due “patrie”, la Liguria e il Piemonte, nel quale possiamo scoprire luoghi, persone, ricordi intimi. Si parla, infatti, di ricordi di infanzia nel periodo della guerra, luoghi del cuore, persone che hanno rivestito un ruolo importante nella sua vita. Il valore aggiunto è che si tratta di esperienze che vanno sempre al di là della dimensione individuale per farsi spazio lirico assoluto, comune ad ogni essere umano».

Il libro

La figlia, che lavora nel campo dell’editoria, ha corredato il libro di un apparato di note. «Volutamente non sono interpretative – precisa – ma solo esplicative, per fornire quelle informazioni che diventano essenziali per il lettore. Laddove mi mancavano le informazioni, sono ricorsa all’aiuto della migliore amica di mia mamma, Cristolina Anselmi, dotata di una memoria prodigiosa».
Il libro, che reca la prefazione di Silvio Campus, presenta un titolo che volutamente evoca Imperia (citando il quartiere vecchio della città, il Parasio), punto di partenza di un viaggio che diventa universale.
Il volume (118 pagine, 13 euro) si può acquistare in libreria oppure sul sito dell’editore al seguente link: https://www.edizioniantea.it.

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