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Ecco la balena fossile nel museo Paleontologico
Cultura e Spettacoli

Ecco la balena fossile nel museo Paleontologico

Con una lunga marcia di avvicinamento e un’attesa che è inciampata anche nell’esplosione di un estintore antincendio del Museo delle Scienze Naturali di Torino, è finalmente arrivato il momento

Con una lunga marcia di avvicinamento e un’attesa che è inciampata anche nell’esplosione di un estintore antincendio del Museo delle Scienze Naturali di Torino, è finalmente arrivato il momento dell’inaugurazione della prima grande mostra di balene e delfini fossili al Museo Paleontologico ospitato al Palazzo del Michelerio, sotto la nuova sede dell’Ente Parchi Astigiani. La stella della mostra è sicuramente lei: la viglianottera, ovvero la balena vissuta tre milioni e mezzo di anni fa sulle nostre colline e rinvenuta a Valmontasca di Vigliano oltre cinquant’anni fa durante gli scavi per la rete dell’acquedotto. Un reperto fossile di assoluto rilievo e pregio, che, dopo essere stato ripulito e catalogato, è rimasto per molti anni chiuso nelle casse del Museo delle Scienze di Torino.

Ora, grazie alla buona volontà di enti ed amministrazioni, la viglianottera ha fatto ritorno a casa, i suoi resti sono stati allestiti al piano terra del Museo ed appoggiati ad una sagoma piena che riproduce il “volume” della balena che, secondo le ultime analisi, apparterrebbe ad una specie nuova, mai catalogata prima. Il programma della giornata di sabato prevede per tutto il pomeriggio (dalle 14 alle 20) la mostra scambio di minerali con esposizione gratuito fino ad esaurimento posti e musica con il terzetto d’arpe classiche Trio Canola di Torino. Durante il pomeriggio anche animazione e laboratori creativi per bambini e ragazzi a cura della Cooperativa Csps. Alle 16,30, nell’ambito della rassegna Verdeterra, si terrà la presentazione del “manuale del perfetto cercatore d’alberi” cui seguirà la conversazione tra l’autore Tiziano Fratus e Gianfranco Miroglio ex presidente storico delle Aree Protette Astigiane.

Alle 18 l’inaugurazione della mostra “Quando tra i filari nuotavano le balene” e fra le 20 e le 22 visite guidate fra i delfini e le balene fossili (oltre alla viglianottera si potranno vedere da vicino i resti di Tersilla, quelli della balenottera di Chiusurano e dei delfini di Settime e Belangero. Il museo, dopo l’inaugurazione, rimarrà aperto il lunedì e il giovedì dalle 10 alle 16, la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 mentre rimarrà chiuso il venerdì e il sabato. Reperti di grande importanza a livello internazionale che meritano di essere riveriti e conosciuti anche a livello locale. Visto che l’Astigiano, insieme alla Toscana e al North Carolina è uno dei tre centri mondiali di studio dei delfini fossili.

Daniela Peira

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