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Narrativa

Eleonora Zollo: “Con questo libro smaschero la disabilità”

In libreria “Dietro le quinte”, il romanzo autobiografico in cui la psicologa astigiana racconta di sé e della patologia da cui è affetta

Si intitola “Dietro le quinte” (Echos edizioni, 337 pagine, 15 euro) il primo libro scritto da Eleonora Zollo, 32 anni, psicologa e psicoterapeuta astigiana.
Un romanzo autobiografico in cui racconta di sé e della patologia da cui è affetta, l’Atrofia muscolare spinale (SMA). E’ uscito lo scorso 31 marzo, curiosamente il giorno dopo “Max 90” del cantautore Max Pezzali, i cui brani sono spesso citati nel libro perché colonna sonora delle vicende raccontate.
Dott.ssa Zollo, come mai ha deciso di scrivere un libro?
«Ho scritto questo romanzo con l’idea di smascherare la disabilità motoria. Ha un taglio psicologico, considerata anche la mia formazione, ma ovviamente non è un trattato della materia. E’ scorrevole e lascia un messaggio positivo. Infatti non racconta la storia di un disabile rassegnato, ma è incentrato su quei temi che caratterizzano la vita delle persone, accomunando i disabili motori ai normodotati. Ovvero l’amore, la necessità di sentirsi liberi e indipendenti, l’amicizia, la scuola».
Dove e quando è ambientato il romanzo?
«La storia si svolge tra Asti e Firenze. Racconto la mia vita dall’infanzia all’adolescenza, oltre a qualche mese tra i 24 e i 25 anni. Gli avvenimenti raccontati sono tutti veri ma romanzati, tanto che ho “sfrangiato” i tempi e le ambientazioni, oltre che cambiato i nomi delle persone citate, cioè di coloro che hanno avuto un ruolo significativo nella mia vita. Ad esempio, tre ragazzi: Nicolò, conosciuto all’età di 14 anni, che si avvicina a me, ma di cui non so interpretare l’interesse. Davide, frequentato a 24 anni, con cui riesco a “gettare la maschera” ma che, al contempo, è problematico. Infine Tommaso, che entra nella mia vita a 25 anni, in grado di accettarmi pienamente».
Quale l’obiettivo?
«Voglio mostrare il “dietro le quinte” della mia vita, i retroscena che non coglie chi non sa andare oltre la mia condizione di disabilità. Una risposta a tutti coloro che mi compatiscono e non riescono a capire che ho una vita piena, che la mia quotidianità è del tutto sovrapponibile a quella degli altri».

L’idea nata nel 2014

Come è nata l’idea?
«Ho avuto l’illuminazione nel 2014, quando, in qualità di coordinatrice provinciale Telethon, mi trovavo dietro le quinte di un palco. In quegli anni, infatti, organizzavo spettacoli teatrali e musicali il cui ricavato andava a favore della raccolta fondi per le malattie genetiche rare. Mi è venuto in mente che la metafora del palcoscenico poteva rendere bene l’idea di un romanzo che smascherasse la disabilità».
Quando ha scritto il libro?
«Durante la scuola di Psicoterapia. Infatti, dopo il diploma al Liceo socio-psico-pedagogico (istituto Monti), mi sono laureata in Psicologia all’Università di Torino e specializzata in Psicoterapia cognitivo-comportamentale al Centro Clinico Crocetta di Torino. Ora, infatti, sono psicologa e psicoterapeuta con studio privato».
Oltre alla scrittura ha altre passioni?
«Sì, la musica. In passato ho inciso un album in cui ho cantato cover di cantanti italiani e stranieri, oltre ad alcuni brani scritti da me. Tra questi “Vivendo nei miei sogni”, che dà il titolo al cd, il cui ricavato è stato destinato alla raccolta fondi Telethon».

La presentazione del libro

Pensa di presentare il romanzo?
«Ho già cominciato a presentarlo agli studenti delle scuole superiori astigiane, perché penso che sia utile come forma di sensibilizzazione e come aiuto a quei ragazzi che si trovano ad affrontare la crescita con una patologia invalidante. Nello specifico ho tenuto un incontro on line con gli studenti del liceo scientifico Vercelli e ne ho in programma altri con gli alunni dell’istituto Monti e del liceo classico Alfieri.
Poi mi piacerebbe molto organizzare una presentazione a teatro, ma bisognerà vedere quando la pandemia in corso consentirà eventi di questo tipo.
Nel frattempo il libro è acquistabile presso la libreria Alphabeta di corso Dante ad Asti e on line».

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