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Iviglia Enrico Barbiere di Siviglia al Palco Asti Lirica
Cultura e Spettacoli
Intervista

Enrico Iviglia: «Da 20 anni sono il Conte d’Almaviva»

Centesima recita nel “Barbiere di Siviglia”, svoltasi al Palco 19, per il tenore astigiano – «Asti Lirica deve diventare una tradizione e proporre titoli noti»

Mercoledì scorso ha tenuto la sua centesima esecuzione nei panni del Conte d’Almaviva nel “Barbiere di Siviglia”. Parliamo del tenore astigiano Enrico Iviglia (a sinistra nella foto in alto), tra i protagonisti – insieme a Stefano Marchisio, Diego Savini, Barbara Massaro, Alberto Comes, Claudia Ceraulo e Federico Residori – dell’opera andata in scena al Palco 19 nell’ambito del festival Asti Lirica.
Enrico, è stato soddisfatto? Come è stata la risposta del pubblico?
Innanzitutto ammetto che è stato bellissimo il fatto che la mia centesima recita nei panni del Conte d’Almaviva si sia svolta “a casa”, cioè ad Asti. Peraltro, non avevo mai cantato al Palco 19, e devo dire mi ha stupito favorevolmente. Sebbene da alcuni anni abbia un utilizzo diverso, è un teatro all’italiana con struttura a ferro di cavallo, che tra l’altro appartiene ai ricordi della mia giovinezza in quanto attiguo al cinema Ritz, che frequentavo, e perché luogo che aveva fatto da cornice, nel 1990, ad una tappa del noto programma televisivo “Piacere Raiuno”.
Ottima, poi, la risposta del pubblico. Basti pensare che in tre giorni i biglietti sono andati esauriti, tanto che molti miei compaesani di Castell’Alfero non sono riusciti ad ascoltarmi. Numerosi anche i fan del baritono albese Stefano Marchisio, con me sul palco, che impersonava Bartolo.
Da quanti anni impersona il Conte d’Almaviva?
Da vent’anni. La prima volta è stata nel 2005 al Teatro Casinò di San Remo con l’Opera giocosa. E’ un personaggio che ho fatto mio, con sfumature diverse a seconda dei registi che mi hanno diretto, tra cui Silvio Davide Garattini Raimondi, regista della versione che si è tenuta ad Asti. Professionista con cui mi sono trovato molto bene, così come con il direttore d’orchestra Sirio Scacchetti, che ritengo un giovane talentuoso.
In sostanza, il Conte d’Almaviva è il personaggio che ho interpretato fin da subito perché tutti mi dicevano che coincideva con la mia vocalità. Così l’ho studiato, anche perché è un titolo molto vendibile in tutto il mondo, tanto che “nei suoi panni” ho calcato i palchi di diversi Paesi, tra cui vari Stati del Centro America, Giappone e Germania.
Era già salito sul palco con Stefano Marchisio?
Sì, al Teatro Coccia di Novara, sempre nel “Barbiere di Siviglia”, in occasione del suo debutto in quel ruolo nello sfortunato anno 2020, dominato dalla pandemia.

L’opinione su Asti Lirica

Conosceva Renato Bonajuto, direttore artistico di Asti Lirica?
Sì, da vent’anni, in qualità di regista. Ho già lavorato con lui a Novara nell’ambito dei concerti promossi dalla Fondazione Tones on the Stones.
Da professionista del settore, come considera la rassegna “Asti Lirica”, che è alla sua seconda edizione?
Sono molto contento che nel dialogo tra colleghi del mondo della lirica compaia questo nuovo “titolo”. Prima si citava Asti solo per concerti singoli, come quelli che organizzavo individualmente o insieme al soprano Erika Grimaldi, altra astigiana professionista del settore. Ora, invece, se ne parla in riferimento ad una vera e propria stagione come hanno altre grandi città, peraltro caratterizzata, quest’anno, dalla finale di un concorso importante che si è tenuta il 9 giugno. Mi auguro, quindi, che continui e diventi una tradizione, proponendo sempre titoli conosciuti al grande pubblico, anche per educarlo a questo genere.

I progetti futuri

Progetti futuri? Come sarà la sua estate?
Dopo mesi impegnativi, in cui, tra le varie esibizioni, ho debuttato al Teatro Filarmonico di Verona con la Fondazione Arena, avrò un’estate ricca di concerti estivi e sarò di nuovo sul palco con il “Barbiere di Siviglia”, in forma scenica, a Diano Marina. L’evento più importante, però, sarà a fine agosto all’Accademia Callas di Verona. Salirò sul palco nelle “Nozze di Figaro” di Mozart per un mio nuovo debutto: impersonerò per la prima volta il personaggio di Basilio. Un nuovo ingaggio di cui sono molto soddisfatto.

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