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Cultura e Spettacoli
Intervista

Ettore Bassi: «Il mio 2025 all’insegna del teatro»

Il noto attore, in scena sabato all’Alfieri di Asti con “Trappola per topi”, racconta i suoi progetti: «Sulla parità di genere uno spettacolo e un libro che uscirà a marzo»

Nuovo anno ricco di teatro per Ettore Bassi, il noto attore – volto popolare anche in televisione – protagonista dello spettacolo di prosa in scena sabato 11 gennaio ad Asti.
Lei salirà sul palco del Teatro Alfieri, dove è previsto il tutto esaurito, con lo spettacolo “Trappola per topi” di Agatha Christie, in tournée dal novembre 2022. Quali sono, secondo lei, i motivi di questo successo?
I motivi possono essere diversi. Innanzitutto il fatto che Agatha Christie conserva tuttora un grande fascino, dovuto soprattutto alla sua penna. Questo spettacolo, da lei firmato proprio per il teatro, è l’esempio emblematico della capacità di scrivere gialli che piacciono per contenuto e forma.
Con la regia di Giorgio Gallione si dà spazio anche alla contemporaneità…
Sì. Gallione ha voluto dare una sua chiave di interpretazione di questo testo, innanzitutto portandolo maggiormente verso la commedia, sfrondando in parte quelle caratteristiche forse più pensate dalla Christie per dare vita ad un thriller a tinte abbastanza forti.
Gallione ha optato per una versione più pop: c’è grande ritmo, ci sono i colori, c’è una caratterizzazione molto forte dei personaggi, quasi in maschera, e c’è un impianto che regala piacevolezza a livello di svolgimento e di recitazione. Peraltro sul palco si alternano attori bravissimi che rendono unico il proprio personaggio.
A proposito di personaggi, come descriverebbe il protagonista che lei interpreta?
Non è molto facile raccontarlo con poche parole. Come tutti i grandi testi classici, anche questo parla di caratteri che possono essere universali, ma anche molto verticali, approfonditi. Di conseguenza il pubblico si può riconoscere facilmente per qualche aspetto in tutti i personaggi, anche se poi ciascuno di loro è profondamente caratterizzato.
Il mio personaggio, nello specifico, è un uomo che ha tantissime parti oscure dentro di sé che, gradualmente, emergono durante lo svolgimento della storia. E devo dire che per un attore è molto interessante scavare i vari livelli su cui è stato impiantato il carattere di un personaggio.
E’ un uomo che nasconde, non dice la verità. Ha un passato doloroso e mostra una sfaccettatura molto variegata che lo rende decisamente interessante.

La carriera e i nuovi progetti

Lei è diventato noto al grande pubblico soprattutto con la serie televisiva “Carabinieri”. Quanto è stato importante il mondo nella televisione nella sua carriera?
La televisione è stata importante soprattutto all’inizio perché mi ha dato la possibilità, oltre che di mettermi alla prova su progetti che volevo sperimentare, di essere conosciuto e apprezzato per alcune mie caratteristiche. E’ stato un importante campo di sperimentazione, oltre che un test per avere risposte da cui partire per farmi nuove domande.
Successivamente il teatro si è ritagliato uno spazio più importante perché è un luogo in cui sento di potermi esprimere al meglio.
Per quanto riguarda l’anno appena cominciato, quali sono i suoi progetti?
Sicuramente il teatro avrà ancora il suo spazio. Penso che probabilmente ci sarà una ripresa, nella stagione 2025/2026, di “Trappola per topi”, dato che i risultati raggiunti finora non possono essere trascurati.
Al contempo il 2025 vedrà affacciarsi altri progetti teatrali. Ad esempio il mio progetto che racconta la storia di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, comune del Cilento, assassinato nel 2010. Uno spettacolo che porto in scena da nove anni, basato sul libro del fratello di Angelo, Dario, che ha scritto tre volumi su questa triste vicenda, individuando già dall’inizio quali potessero essere i responsabili dell’omicidio. E’ una storia molto forte, un testo impegnativo che parla di legalità e di politiche che si possono attuare sul territorio con impegno e forza di volontà.
Uno spettacolo che mi sta particolarmente a cuore, dunque, così come “Il mercante di luce”, che molto probabilmente riprenderò quest’anno, tratto da un romanzo di Roberto Vecchioni. Già portato in scena con 40 date (tra cui quella al Civico di Moncalvo nel 2023, ndr), aveva debuttato a Torino nel 2022. Poi ci sono altre idee e collaborazioni in vista.
Per quanto riguarda la televisione, invece, non ci sono progetti stabiliti all’orizzonte, anche se le proposte non mancano.
La mia idea, infatti, è sempre più quella di portarmi verso il teatro perché, attraverso il palcoscenico, posso dire anche ciò che sento. Ad esempio, ho scritto uno spettacolo sulla parità di genere e sulla violenza contro le donne, intitolato “Dio come ti amo”, che sta cominciando a girare in questo periodo, dove propongo un’analisi approfondita sul fenomeno, notando che l’impatto sul pubblico è molto potente. Su questo argomento sto scrivendo anche un libro, intitolato “Dio come mi amo – Per amarti di più”, che rappresenta un’estensione dello spettacolo. Sto quindi per debuttare come scrittore con questo volume firmato insieme a Debora Iannotta, ricercatrice in Sociologia, che mi affianca anche nello spettacolo.
Quando uscirà il libro?
Tra febbraio e marzo con Graus edizioni.

La selezione delle proposte

Quali sono i criteri che segue per selezionare le proposte professionali che le vengono avanzate?
In passato sceglievo ponendomi dalla parte del pubblico. Mi domandavo: “Andrei a vedere questo spettacolo?”. Se sì, accettavo la proposta.
Oggi questa visione permane, ma il criterio è soprattutto quello di verificare se nel progetto c’è qualcosa che sento di voler dire, un tema su cui voglio porre il mio punto di vista e il mio contributo.

LO SPETTACOLO

Tutto esaurito, sabato 11 gennaio alle 21 al Teatro Alfieri, per lo spettacolo di prosa “Trappola per topi” di Agatha Christie, con protagonista Ettore Bassi. Con lui in scena Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Maria Lauria, Marco Casazza, Tommaso Cardarelli e Raffaella Anzalone.
Diretto dal regista Giorgio Gallione, questo classico della letteratura teatrale viene portato in scena attraverso una rilettura che ne scardina gli stereotipi, valorizzando l’aspetto contemporaneo di racconto e trama. I personaggi, pur essendo figli della loro epoca, appaiono come protagonisti senza tempo.
«Lo spettacolo – commenta il regista – ha un plot ferreo ed incalzante, è impregnata di suspense ed ironia, ed è abitato da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue il giusto per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché».
Alla cassa del teatro sono disponibili solo alcuni biglietti per posti a visibilità limitata. Eventuali nuove disponibilità dell’ultimo minuto possono essere verificate telefonando alla biglietteria (0141/399057).

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