E’ visitabile da sabato scorso la mostra “Eugenio Guglielminetti. Racconti a collage”, allestita presso la Fondazione Guglielminetti.
E’ la terza – ed ultima – esposizione promossa per celebrare il centenario del noto scenografo e costumista astigiano (1921-2006) dopo “Per il Centenario del Maestro Eugenio Guglielminetti (1921-2006). Dipinti” e “Il costume
teatrale. Opere della Fondazione Eugenio Guglielminetti”.
A curare la mostra Marida Faussone, presidente della Fondazione Guglielminetti, insieme a Giuseppe Orlandi, che tra l’altro ha donato alla Fondazione le tavole originali esposte.
La mostra
La mostra in corso si concentra sulle sequenze a collage tanto care allo scenografo. «Forbici e carta, inchiostro e pastelli – spiega Marida Faussone – sono abituali strumenti nella rappresentazione narrativa di Eugenio Guglielminetti, anche durante le pause libere da impegni scenografici ed espositivi. Le sequenze a collage e a tecnica mista documentano, ad esempio, emozioni vissute in viaggio, frammenti fotografici di centri urbani europei o paesaggi familiari. Infatti, se durante un viaggio l’artista faceva uno scatto ad un paesaggio, lo utilizzava poi come sfondo per comporre un collage, tra ritagli e utilizzo del colore, che dava vita ad un “teatrino di sogno” immaginario».
I volumi
Alcune delle tavole realizzate con la tecnica del collage hanno poi dato vita a due libri, entrambi esposti. Innanzitutto “Carro volante” (Edizioni All’Insegna del Lanzello, Costigliole d’Asti 1991) – accompagnato da 40 tavole originali da cui sono state tratte le illustrazioni – nato come edizione d’arte preziosa a tiratura limitata. Il volume è stato selezionato dal Fondo “Graziella e comm. Giuseppe Nosenzo”, donato da Graziella Martinengo Nosenzo in memoria del consorte.
Quindi il volume “Viaggio a Metropolis” (Edizioni Lindau, Torino 1995) – accompagnato da tre tavole originali – messo a disposizione dal “Fondo Giuseppe Orlandi”.
«In questo libro – prosegue la presidente – Guglielminetti parte dal concetto di Metropolis, la città utopica che ha poi dato origine al noto musical, per intraprendere un viaggio immaginario in una città futuribile caratterizzata da grovigli meccanici e depositi di auto in demolizione. Insomma, un mondo dove l’ambiente è devastato, ma in cui l’artista propone la ricerca della natura, verde e purificante, anche per l’anima».
Gli orari
La mostra, in corso Alfieri 375, sarà visitabile fino al 13 marzo con il seguente orario: da martedì a domenica dalle 10 alle 19; sabato e domenica su prenotazione al 388/1640915 o scrivendo a prenotazioni@fondazioneastimusei.it.