Torna il sorriso
Ritorna il sorriso sugli organizzatori del Festival delle Sagre e sui presidenti di pro loco. Quella appena archiviata è stata un’edizione di quelle che non si vedevano da tempo.
Tutto è andato bene. A partire dal meteo che, con due giorni di bel tempo, ha garantito una grande affluenza di pubblico. Ha funzionato il servizio d’ordine interno ed esterno alla manifestazione, riuscendo a gestire i momenti di calca senza dimenticare le prescrizioni di sicurezza della circolare Gabrielli. Ha funzionato il divieto di portare in piazza bicchieri e bottiglie di vino e anche la giusta distanza dalla Douja nel centro storico ha evitato quelli che in passato erano ingressi al villaggio gastronomico di persone già alterate dal vino bevuto all’Enofila.
Difficile quantificare con precisione le presenze in eventi così grandi, ma tutti quelli che, a vario titolo, seguono il Festival delle Sagre da molti anni sono sicuri che quest’anno si sia di nuovo raggiunto un picco di partecipazione.
E, soprattutto, di bella gente. Giovani che hanno riscoperto lo spirito informale di questa manifestazione e anche tante giovani famiglie che hanno portato in piazza i bambini ricordando quando ci venivano da ragazzi.
Per il sindaco Maurizio Rasero questo è il frutto «di una campagna pubblicitaria indovinata e di una promozione congiunta del Settembre Astigiano che ha attirato un gran bel pubblico. Anche la scelta di diffondere la Douja nel centro ha premiato e sabato c’è stata un’affluenza da record».
Anche se rimangono ancora insoluti dei problemi che il Festival delle Sagre si porta dietro da molti anni.
Ancora troppe code
Il primo è quello che riguarda le code alle casse degli stand delle Pro loco.
E’ forse la critica più frequente e aspra che viene fatta all’evento. Soprattutto in tempi come questi in cui è possibile sfruttare la tecnologia digitale per risparmiare tempo, sono in tanti a chiedere un servizio di prevendita dei biglietti on line in modo da arrivare in piazza con i piatti prepagati. Questo eviterebbe la doppia coda alle casse e al ritiro dei piatti. Con un’estensione, chiede qualcuno, anche di prevendite cartacee in tabaccherie, edicole e perchè no, sportelli turistici.
Carenza cronica di tavoli
Un’altra aspra critica riguarda la carenza di tavole cui sedersi o appoggiarsi.
vero che non si può pensare di allestire migliaia di posti a sedere, ma il recupero di qualche sedia e tavola in più magari con una zona ombreggiata, sicuramente eviterebbe i tanti pic nic improvvisati sull’asfalto nudo, sotto il sole.
Suggerimenti e critiche che gli organizzatori dovranno tener presente per dare risposte a questo rinnovato amore per il Festival delle Sagre.
Su La Nuova Provincia di oggi ampia cronaca e servizio fotografico sulla sfilata e sulle due giornate di villaggio gastronomico.