Al mercato delle Regioni abbiamo voluto percorrere l'Italia da nord a sud. Siamo andati all'evento, organizzato dal Comune in collaborazione con la Confesercenti, a raccogliere le impressioni
Al mercato delle Regioni abbiamo voluto percorrere l'Italia da nord a sud. Siamo andati all'evento, organizzato dal Comune in collaborazione con la Confesercenti, a raccogliere le impressioni su questa edizione 2013 di coloro che per tre giorni hanno lavorato instancabilmente dietro i banchi. Hanno preparato, affettato, cucinato e fatto assaggiare le proprie tipicità in degustazione. E mentre in Piazza statuto un passante si allontana con una forma di pecorino sardo sotto il braccio, e sulla panchina di Piazza San Secondo c'è chi sgranocchia taralli pugliesi, è tempo di fare un piccolo bilancio di questi tre giorni.
Prima che incominci a piovere ci avviciniamo ad uno stand piemontese, "l'Accademia dell'Agnolotto" di Moncalieri, che propone la vendita di pasta fresca, ma anche di piatti fumanti di plin e agnolotti al sugo d'arrosto. Ci dice: «L'affluenza è stata uguale a quella dello scorso anno, sono abbastanza soddisfatto perché i clienti che mi hanno conosciuto lo scorso anno sono tornati».
Vediamo come è andata al sud. Il banco della Calabria propone pitta allo spiedo, un tipo di pane lievitato naturalmente e cotto a legna, spiedini e grigliata alla brace. Secondo gli amici calabresi, rispetto allo scorso anno si è notata una flessione nella vendita dei prodotti. «Probabilmente è dovuta al maltempo, la minaccia di pioggia certo non invoglia a uscire e mangiare qualcosa all'aperto».
Facciamo una sosta anche al centro, precisamente in Sardegna, al banco Malduca di Pattada che vende formaggi, biscotti, pane carasau e che ci accoglie particolarmente soddisfatto. «Sono tornato per il secondo anno e sono molto contento perché ad Asti si lavora ancora rispetto alle altre città in cui vado».
«Guardi…», il responsabile del banco mi fa vedere un sacchetto di carta da cui estrae due bottiglie di Barbera d'Asti e un pacchetto. «Vede, i miei clienti astigiani mi hanno portato dei regali! Qui ci sono due bottiglie di vino e qui c'è un quadretto che ha realizzato per mio figlio, l'ex giocatore del Cagliari, il Signor Marchisio che vive qui ad Asti e si è ricordato di me da un anno all'altro. Questi sono gesti che mi persuadono a ritornare anche il prossimo anno. Ci tengo a ringraziare la Confesercenti che mi invita a partecipare a questo mercato».
Alessia Conti