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Cultura e Spettacoli
Rassegna

Film iconici, romanzi e scrittori: a Costigliole quattro serate nel segno del giallo con “Libri al Cinema”

L’appuntamento allestito dal Comune prenderà il via venerdì, 5 aprile, e proseguirà fino al 26 aprile. In programma le interviste agli scrittori di Filippo Romagnolo (Costigliole Cultura) e la presentazione dei film a cura di Riccardo Santagati

Quattro serate di grande cinema e di incontro con scrittori del territorio nel segno del giallo. È la rassegna allestita dal Comune di Costigliole d’Asti “Libri al Cinema – Brividi in sala”: una prima edizione che si preannuncia ricca di spunti di interesse. Per quattro venerdì, nel mese di aprile, l’elegante cornice del Cinema teatro comunale sotto i portici del municipio, in via Roma, accoglierà la proiezione su grande schermo di film d’autore della storia del cinema, insieme alla presenza di scrittori astigiani e piemontesi, intervistati nel salotto del palco del teatro comunale. La rassegna voluta dall’assessorato alla Cultura del Comune di Costigliole prenderà il via venerdì, 5 aprile, e proseguirà il 12, 19 e 26 aprile ed è realizzata grazie alla collaborazione di esperti qualificati e dell’associazione Costigliole Cultura. L’ingresso sarà gratuito, con un risvolto di solidarietà, secondo una precisa scelta dell’amministrazione comunale costigliolese. «Dopo gli appuntamenti proposti con grande riscontro di pubblico nel periodo delle festività di Natale, prosegue l’attività del cinema di Costigliole, recentemente riallestito, con una rassegna che presenterà la novità di unire film e libri di genere giallo e mistery – sottolinea l’assessore alla Cultura e vicesindaco Laura Bianco – Crediamo molto nella valorizzazione del cinema, per il suo valore artistico, culturale e sociale, e quale migliore occasione di una rassegna per farlo vivere? Una rassegna dedicata al genere giallo mancava sul territorio astigiano; inoltre, abbiamo voluto unire film e libri per serate che si preannunciano davvero ricche e interessanti. Sarà anche per molti l’occasione di vedere per la prima volta su grande schermo film iconici della storia del cinema. “Libri al Cinema” pensiamo possa rappresentare un appuntamento di interesse per gli appassionati del giallo, ma anche per gli amanti del grande cinema».

L’abbinamento film e autori ospiti, con i loro romanzi, molti dei quali ambientati proprio nel territorio piemontese, dalla città di Torino alle colline del Monferrato, non è ovviamente casuale e un preciso filo conduttore caratterizzerà ogni appuntamento. Il cartellone proporrà sul grande schermo film come La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock, con attori del calibro di James Stewart, Grace Kelly, Raymond Burr (1954), il 5 aprile; Omicidio nel West End di Tom George, con Adrien Brody, Sam Rockwell, Ruth Wilson (2022), il 12 aprile; Dieci piccoli indiani di George Pollock (1965), tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie, il 19 aprile; e La furia dei Baskerville (1959), tratto dal romanzo Il mastino dei Baskerville di Arthur Conan Doyle, il 26 aprile. Gli scrittori ospiti: il 5 aprile il torinese Marco P.L. Bernardi, autore dei romanzi “Cocktail d’anime per l’avvocato Alfieri” e “Giallo profumo di limoni: L’avvocato Alfieri in un caso tra Torino e Sanremo” e di numerosi racconti; il 12 aprile il canellese Filippo Larganà, giornalista e autore del “Romanzo delle Tre Righe”; e gli scrittori di casa, costigliolesi, Marta Martiner Testa, giornalista e autore del romanzo “Giulia di via di Tigli”, il 19 aprile, e Fabrizio Borgio, autore che ha dato vita nei suoi romanzi ai personaggi di Stefano Drago, indagatore del paranormale, e dell’investigatore Giorgio Martinengo. Ad intervistare gli scrittori sarà Filippo Romagnolo, presidente dell’associazione Costigliole Cultura; a presentare i film in visione sarà Riccardo Santagati, giornalista e scrittore astigiano.

«Ringraziamo gli scrittori che hanno voluto partecipare alla nostra rassegna e coloro che hanno collaborato a ideare il cartellone. Siamo inoltre molto contenti della collaborazione dell’associazione Costigliole Cultura per il ruolo di valore che riveste sul territorio», aggiungono l’assessore Laura Bianco e il sindaco Enrico Cavallero. La rassegna guarda anche alla solidarietà: «Sarà possibile devolvere offerte che saranno consegnate a due costigliolesi che rivolgono il loro impegno a progetti umanitari: suor Ida Porrino, missionaria in Pakistan, e Padre Giovanni Onore, professore entomologo e missionario in Ecuador». Le serate avranno inizio alle 20,45 e proporranno l’incontro con l’autore e l’intervista condotta da Filippo Romagnolo; quindi la presentazione del film a cura di Riccardo Santagati. A seguire la proiezione del film e dibattito. La serata si chiuderà con un rinfresco all’insegna dei vini locali “in giallo” e dolci dei pasticceri costigliolesi per un ulteriore omaggio al territorio e alle sue eccellenze. “Libri al Cinema” gode, inoltre, del patrocinio del giornale astigiano “La nuova provincia”, «da sempre attenta al territorio, ai suoi protagonisti e alle iniziative culturali di qualità che rappresentano momenti di riflessione, di incontro, confronto o semplicemente di svago e divertimento e che contribuiscono a valorizzazione i nostri paesi e città».

Il calendario della rassegna

5 aprile La finestra sul cortile
(1954) Regia di Alfred Hitchcock
con James Stewart, Grace Kelly, Raymond Burr
Scrittore ospite: Marco P.L. Bernardi

12 aprile Omicidio nel West End
(2022) Regia di Tom George
con Adrien Brody, Sam Rockwell, Ruth Wilson
Scrittore ospite: Filippo Larganà

19 aprile Dieci piccoli indiani
(1965) Tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie
Regia di George Pollock
Scrittore ospite: Marta Martiner Testa

26 aprile La furia dei Baskerville
(1959) Tratto dal romanzo Il mastino dei Baskerville di Arthur Conan Doyle
Regia di Terence Fisher
Scrittore ospite: Fabrizio Borgio

Il programma della serata

Nel salottino sul palco del Cinema teatro comunale di Costigliole d’Asti (inizio ore 20,45) l’intervista allo scrittore ospite condotta da Filippo Romagnolo, presidente dell’associazione Costigliole Cultura, e la presentazione del film in proiezione a cura di Riccardo Santagati, giornalista, scrittore e curatore della pagina Instagram “Delittiamoci”. A seguire proiezione del film e dibattito. La serata si chiuderà con un rinfresco all’insegna dei vini locali “in giallo” e dolci dei pasticceri costigliolesi.
L’ingresso è gratuito. La rassegna avrà un risvolto benefico: offerte saranno raccolte a favore di due associazioni di costigliolesi che operano all’estero a fini umanitari.

Gli scrittori

Marco P.L. Bernardi

Marco P.L. Bernardi è nato e vive a Torino. Dopo la maturità classica si è laureato in Lettere Moderne e ha successivamente conseguito un Master in Comunicazione d’Azienda. Ha svolto la sua carriera lavorativa in ambito commerciale e marketing in prestigiose aziende italiane e straniere. Il suo romanzo d’esordio Cocktail d’anime per l’avvocato Alfieri (Damster Edizioni) ha vinto l’edizione 2020 del concorso nazionale GialloFestival, riscuotendo un ottimo successo di critica e pubblico. Nel 2023 ha pubblicato Giallo profumo di limoni: L’avvocato Alfieri in un caso tra Torino e Sanremo (Fratelli Frilli Editori), seconda indagine del suo protagonista. Suoi racconti compaiono nei volumi: C’era una volta e c’è… una regina rosa 2022, Edizioni del Loggione (L’illuminazione di Cristobal, vincitore del premio “Fantasia”); GialloFestival 2022, Damster Edizioni (Delitto al GialloFestival, vincitore del premio “Migliore ambientazione”); GialloFestival 2023, Damster Edizioni (Storia di Emanuele Demetrio detto Tizzone, menzione speciale “Migliore stile narrativo”). Per il sito Toro News è autore della rubrica settimanale musical-letteraria Lasciarci le Penne.

Giallo profumo di limoni. Marzo 1973: seguendo il filo di una misteriosa lettera anonima, Ennio Alfieri, avvocato torinese investigatore per passione, giunge a Sanremo. Cullato dal tepore della primavera in arrivo, non immagina che l’incubo lo stia aspettando proprio lì. Mentre la città si popola di artisti ed appassionati delle sette note, in fibrillazione per il Festival incombente, ombre remote riemergono inquietanti. Memorie di delitti attribuiti ad un feroce serial killer e frammenti di un’inchiesta frettolosamente archiviata, tracce centellinate da un anziano carabiniere impiccione e fantasmi che si aggirano tra le tombe del Cimitero Vecchio obbligano Ennio ad immergersi in un’indagine difficile e dolorosa. Coadiuvato dall’inseparabile amico don Mario, al suo fianco fin dai tempi del liceo, e supportato a distanza dall’eccentrico vicecommissario Ranieri, l’Avvocato scova variopinti testimoni mai ascoltati dagli inquirenti e piste alternative trascurate, affrontando il suo passato alla ricerca dell’Uomo Nero che lo sconosciuto mittente ha incitato a catturare. Tra i vicoli ombrosi della Pigna e le spiagge deserte del tardo inverno rivierasco, tra le note del Festival del ’73 e le strade frenetiche di Torino, tra la polvere dei campetti di periferia e il garbuglio del Balon, la caccia dell’Avvocato ricomincia.

Filippo Larganà

Figlio di Maria, marito di Laura e padre di Enrico. È nato in Sicilia, a Piazza Armenia in provincia di Enna, ma è cresciuto e vive in Piemonte, a Canelli, nell’Astigiano, e ama appassionatamente entrambe le sue terre. È giornalista professionista e ha scritto per quotidiani e riviste a tiratura nazionale. È consulente per la comunicazione per aziende, enti pubblici e consorzi privati. Dal 2007, con il collega fotografo e videomaker, Vittorio Ubertone, è autore del blog saporidelpiemonte.net per cui cura i contenuti editoriali e giornalistici. È appassionato di fantascienza (libri, film e serie TV) e di alcuni generi letterari: dal realismo magico di Garcia Marquez alle opere di Pirandello fino ai romanzi di Andrea Camilleri. Ama e scrive di vini e buona tavola, ma anche di agricoltura, paesaggio, ambiente, turismo e delle economie collegate a questi temi. Oltre al suo primo romanzo autoprodotto “Romanzo delle Tre Righe”, ha scritto e scrive racconti brevi e brevissimi che affida soprattutto ai social. Alcuni suoi scritti sono stati letti in festival ed eventi pubblici. Ha curato la sceneggiatura e parte della regia di alcuni video sul territorio piemontese. Scrive anche poesie, per fortuna non di frequente. Per lui scrivere è come respirare, non può farne a meno.

Romanzo delle Tre Righe. È ambientato in un luogo e in un tempo indefiniti dove, in modo improvviso, si rincorrono voci di un imminente fatto di sangue. Attorno a questo presagio ruotano le vite, bizzarre e a volte grottesche e tragiche, di personaggi singolari o ordinari, inquietanti o disgraziati. Tutti sono in balìa di un fato comune, di un destino inevitabile che li conduce, con accenni drammatici, a una fine che sospende giudizi, amori e passioni. Romanzo delle Tre Righe è in parte una storia di fantasia con riferimenti, persino poetici, alla realtà e in parte è anche il contrario.

Marta Martiner Testa

Nata a Costigliole d’Asti, dove è cresciuta e vive, con origini familiari nel Biellese, Marta Martiner Testa, dopo la maturità classica al liceo “Alfieri” di Asti, si è laureata in Scienze Politiche a Torino ed è giornalista dal 2002. Per il giornale “La nuova provincia” di Asti si è occupata per dieci anni di cronaca nera e oggi si dedica all’attualità. “Giulia di via dei Tigli” è il suo primo romanzo, pubblicato nel 2023 (Youcanprint.it): un giallo che intreccia in un’opera di fantasia eventi presenti e passati ambientati in un paese del Monferrato. Amore, amicizia, speranze e timori sono i protagonisti della storia sullo sfondo delle colline dell’Astigiano, nelle atmosfere, colori e sapori autunnali. La copertina del volume è rappresentata da una suggestiva fotografia scattata da Franco Bello, fotografo costigliolese noto per i suoi straordinari scatti del paesaggio. Il suo racconto “La stazione dei tulipani” è inserito nell’antologia “Monferrato paesaggio vivo” pubblicato nel 2023 dalla Neos Edizioni. Il racconto “All’ombra della torre” è stato pubblicato nella raccolta “Racconti gialli thriller 2023” di Historica Edizioni.

Giulia di via dei Tigli. È autunno in un piccolo paese dell’Astigiano. Domenico, dopo una vita trascorsa a Torino, si è appena trasferito nella sua nuova casa, un vecchio cascinale in cui riprendere il filo della sua esistenza, tra nuove atmosfere e ritmi di vita più lenti. Da un vecchio baule in soffitta saltano fuori, però, misteriose e appassionanti lettere che risalgono ad almeno vent’anni prima e indirizzate ad una giovane donna. Ma a Fontello nessuno sembra ricordare quella ragazza e le domande di Domenico fanno riemergere vecchi segreti nascosti nelle nebbie del tempo, come quelle nebbie che avvolgono vigneti e borghi della campagna astigiana in autunno. Chi è Giulia? E dove è finita? Il mistero si infittisce quando una serie di delitti sconvolge l’apparente tranquilla vita di paese, in cui tutti si conoscono e si crede di sapere tutto di tutti. Amore, amicizia, speranze e timori si intrecciano tra presente e passato. Finché il mistero non è risolto e le nebbie si alzano per tornare a dar luce alla vita.

Fabrizio Borgio

Fabrizio Borgio, classe 1968, vive a Costigliole d’Asti. Scrittore e sceneggiatore di narrativa di genere, con una predilezione per gialli, noir, horror e spy stories. È “padre” dell’agente speciale Stefano Drago (Masche e La morte mormora per Fratelli Frilli Editori e Il Settimino per Acheron books) e dell’investigatore privato Giorgio Martinengo, le cui storie sono pubblicate da Fratelli Frilli Editori: Vino rosso sangue, Asti ceneri sepolte, Morte ad Asti, La ballata del Re di Pietra, Panni sporchi per Martinengo, Il pittore di Langa. L’ultima sua fatica letteraria è Green Stone. Nero Libia, pubblicato nella collana Segretissimo Mondadori. Alcuni suoi libri hanno ricevuto riconoscimenti in prestigiosi festival e concorsi, tra i quali Giallo Garda e il Concorso eno-letterario Vermentino della Camera di Commercio di Sassari.

Il Settimino e Il pittore di Langa. Stefano Drago, piemontese dalla solida impostazione sabauda, è un agente speciale del DIP, l’immaginario Dipartimento Indagini Paranormali. Gli horror di Drago affondano le radici nel folklore della nostra terra e sono, a tutti gli effetti, soprattutto i primi, dei folk horror dove il territorio diventa incubatrice di mostri. Un uomo cupo, con una naturale propensione al mistero, una formazione classica, una freddezza solo apparente, figlia del naturale understatement piemontese. Vive per il suo lavoro, sacrificato al mistero, all’ineffabile, con la consapevolezza che la sua visione della realtà esula per sempre dalla norma. Giorgio Martinengo è un investigatore privato, rampollo di una famiglia di imprenditori nel settore vitivinicolo. Paga lo scotto di un duro scontro generazionale, una guerra ben nota nelle nostre campagne. Lascia l’azienda di famiglia, diventa poliziotto, si stufa della divisa e torna a casa per avviare un’agenzia tutta sua. Le storie di Giorgio Martinengo affondano le radici nel territorio, ne sono intrise e non potrebbero essere altro se non storie profondamente piemontesi. Martinengo è un solitario che sta bene con se stesso, un po’ bohemienne, autoindulgente anche se figlio ancora di un senso del dovere che i piemontesi della vecchia guardia non abbandonano mai. Bevitore, nottambulo, appassionato di musica, di arte, a suo modo piace. Non è uno sciupafemmine, ma nelle sue storie si misura spesso con donne forti e interessanti. A volte gli va bene a volte no, come nella vita di tutti.

I film

La finestra sul cortile

Per la prima serata della rassegna, il 5 aprile, sarà proiettato un film iconico di un maestro del mistery e del thriller: Alfred Hitchcock. “La finestra sul cortile” è un film del 1954 basato sul celebre racconto di Cornell Woolrich. Protagonisti James Stewart, Grace Kelly e Raymond Burr in una storia ambientata durante una rovente estate newyorkese nella quale il fotoreporter Jeffries, costretto su una sedia a rotelle con una gamba ingessata, passa il tempo spiando i vicini dalla finestra del suo appartamento. Questo suo “malsano” hobby gli farà sorgere il dubbio che uno dei vicini di casa, un anonimo rappresentante di gioielli, abbia ucciso e fatto a pezzi la moglie. Ma servono le prove e ad aiutarlo nell’insolita indagine arrivano in soccorso la bellissima fidanzata Lisa e la bizzarra infermiera Stella.

Omicidio nel West End

Il 12 aprile sarà la volta del brillante giallo all’inglese “Omicidio nel West End”, ispirato non solo alle atmosfere di Agatha Christie, ma proprio alla più celebre commedia teatrale della Regina del giallo. Il film, per la regia di Tom George, è uscito al cinema nel 2022 ed è ambientato nella Londra del 1953 durante i primi anni della messa in scena di Trappola per Topi. Nel backstage del teatro si consuma l’omicidio del regista Leo Köpernik il cui corpo viene poi rinvenuto “accomodato” in scena. Ma appena l’ispettore Stoppard e la sua giovane aiutante Stalker iniziano le indagini scoprono che molte persone, legate alla produzione dell’opera, avevano un valido motivo per assassinarlo, perfino la stessa Agatha Christie. L’indagine sarà imprevedibile, ma anche sopra le righe.

Dieci piccoli indiani

Per il terzo appuntamento della stagione, il 19 aprile, si tornerà a giocare in casa di Agatha Christie con la proiezione di una delle migliori versioni cinematografiche del suo capolavoro “Dieci piccoli indiani”. Si tratta della riduzione di George Pollock, del 1965, con un cast di attori in grande spolvero perfetti per impersonare allo stesso tempo i detective, le vittime e i possibili assassini. Dieci persone vengono invitate in uno chalet di montagna sulle Alpi e lì sono costrette a restare isolate dal resto del mondo. Da quel momento iniziano a morire, assassinate, al ritmo di un’inquietante filastrocca per bambini. L’assassino sembra essere l’uomo che li ha invitati, ma nessuno, a parte gli ospiti e i due domestici, si trova insieme a loro nell’hotel. Chi è tra loro il vero colpevole?

La furia dei Baskerville

L’ultimo appuntamento della rassegna sarà il 26 aprile con un omaggio al più celebre detective di sempre: Sherlock Holmes. In sala sarà proiettato il film di Terence Fisher, del 1959, “La furia dei Baskerville”, con i grandi Peter Cushing e Christopher Lee. Una maledizione sembra gravare sui discendenti della nobile famiglia Baskerville, perseguitati da un malefico cagnaccio che si aggira nella brughiera di Dartmoor. L’ultimo erede dei Baskerville, Sir Henry, teme di essere il prossimo bersaglio del pericoloso animale e per scoprire la verità dietro quella maledizione accetta di essere protetto dal famoso detective Sherlock Holmes. Però all’inizio sarà il fedele Watson ad avviare le indagini, nelle lande di Dartmoor, scoprendo che il mastino dell’inferno sembra davvero intenzionato a uccidere il giovane nobile rampollo. O forse la verità ha più a che fare con gli uomini che con i fantasmi dell’inferno?

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