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Cultura e Spettacoli

Lucas e quegli anni con Jeff Buckley
Mentre all’Irish arriva Owen Gerrard

Per il The Guardian è un «chitarrista fuoriclasse leggendario», per il New York Times un «guitarist with a global guitar», per Rolling Stone «il chitarrista migliore e più originale

Per il The Guardian è un «chitarrista fuoriclasse leggendario», per il New York Times un «guitarist with a global guitar», per Rolling Stone «il chitarrista migliore e più originale d'America». Gli elogi nei confronti di Gary Lucas non si sono mai risparmiati e per chi lo conosce artisticamente sin dai suoi primi passi il motivo è evidente. Co?autore di alcune delle canzoni più belle del compianto cantautore statunitense Jeff Buckley e delle tracce più significative contenute nell'album "Grace" (l'iconica "Mojo Pin" tra le altre), il compositore nativo di Syracuse è uno dei più influenti e autorevoli chitarristi viventi.

Il breve tour europeo nel quale è attualmente impegnato insieme ad Alessio Franchini, lo porta questa sera, giovedì (ore 21.30), sul palco del Diavolo Rosso di Asti in veste acustica per un concerto nel quale racconta sè stesso e il suo profondo rapporto creativo con Jeff Buckley. La critica associa il suo universo sonoro, fatto di vortici armonici, frenetiche escursioni atonali e spostamenti ritmici, a quello della Magic Band di Captain Beefheart, mentre il suo curriculum artistico ne ricorda le collaborazioni con i più grandi nomi della scena mondiale, da John Cale a Lou Reed fino all'australiano Nick Cave. Un live consigliato ai fan di Buckley e non solo. Ingressi 15 euro, info www.diavolorosso.it o 339/5641302.

Il giovedì sera astigiano ha però un'altra sorpresa in serbo per gli amanti della musica dal vivo. Alle 21, all'Irish Pub Jack Madden (c.so F. Cavallotti 64), si festeggia, seppur con due giorni di ritardo sul calendario, San Patrizio con concerto a tema e un grande ospite: Owen Gerrard. Il cantautore, irlandese di Dublino, sale sul palco insieme al chitarrista Michele Bianchi in uno spettacolo che è un concentrato di Irish folk rock trascinante e danzereccio tra brani dei Dubliners, dei Pogues e una serie di cover internazionali, da Bob Geldof a Van Morrison, dai Waterboys agli Oasis, dai Clash ai R.E.M., da David Gray ai Police, fino a Sinead O'Connor, John Denver, Paul Weller e molti altri. Accanto a questi faranno capolino anche canzoni autografe e ballad contenute in alcuni dei suoi sei album pubblicati quali "Most Of The Time (2000) e "The Way It Goes" (2008).

Gerrard, che ha all'attivo oltre tremila concerti in mezza Europa, Stati Uniti e Cina, si è esibito a fianco di grandi artisti come Chieftains, Clancy Brothers, Gerry O'Connor, Modena City Ramblers e Bandabardò. Nel suo concerto astigiano sarà accompagnato da Michele Bianchi, allievo del celebre chitarrista Franco Cerri e già in diversi tour europei e festival Irish tra Eire, Inghilterra, Svizzera e Austria. Da circa cinque anni è componente ufficiale della band di Mario Biondi (che ha accompagnato in diversi tour mondiali), ha collaborato in studio con Mina per il disco "Piccolino" (2011) e ha accompagnato la cantante americana Dee Dee Bridgewater nel suo tour italiano del 2014. L'ingresso al concerto è gratuito.

Luca Garrone

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