Cerca
Close this search box.
"Genteinattesa", Giuseppe Battistone l'elogio della superficialità
Cultura e Spettacoli

"Genteinattesa", Giuseppe Battiston
e l'elogio della superficialità

Giuseppe Battiston questa sera torna al Teatro Alfieri, a tre anni esatti dal suo "18mila giorni". Lo spettacolo del 2011 era un monologo vagamente surreale, incentrato sul dramma di un uomo

Giuseppe Battiston questa sera torna al Teatro Alfieri, a tre anni esatti dal suo "18mila giorni". Lo spettacolo del 2011 era un monologo vagamente surreale, incentrato sul dramma di un uomo che a 50 anni si vede togliere impiego e famiglia. Il tema del lavoro ritorna oggi con "Genteinattesa ?- Il precario e il professore", ancora una difficile prova d'attore per Battiston che porterà sulle spalle da solo il peso di un testo scritto a quattro mani con il cantautore Piero Sidoti.

Quest'ultimo lo accompagnerà con musiche e canzoni in grado di evocare figure di gente in attesa: un'umanità che aspetta la propria occasione di vita, perché dimenticata dalla vita. Poco importa l'identità di queste persone, tutte loro si trovano ai margini ad attendere il riscatto da un'esistenza opaca, da una società che non ha né dà fiducia alle giovani generazioni e riempie il quotidiano di regole incomprensibili ed aride. "Un mondo che non è più in attesa di niente", lo descrivono i due autori, ed è in questo modo che i personaggi evocati sono e diventano anche inattesi.

Tra di loro si muove un personaggio reale ai limiti dell'immaginario, il professore, che appare dove si raggruppano le persone dispensando la sua disincantata visione del mondo. A differenza della "gente inattesa" egli non ha più alcuna aspettativa e ne va fiero, ed è proprio da questa condizione che parte la sua lezione di vita, una filosofia del nulla che ha nell'elogio della superficialità la sua punta più alta. Il professore idolatra e sostiene tutto ciò che è divertimento fine a se stesso, inutile perdita di tempo, le piccole astuzie e meschinità che permettono di aggirare gli ostacoli del quotidiano, il compiacimento di fare e di essere dei "furbetti". Biglietti in vendita a 20 euro (15 euro loggione).

e.in.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale