Aumentare la consapevolezza riguardo alla parità di genere nell’ottica dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile per l’Agenda 2030 indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
E’ questo lo scopo del libro “Il femminile di uguale” (Sagep Editori), realizzato dal fotografo Enrico Minasso e dal giornalista de “la Repubblica” Maurizio Paganelli in collaborazione con l’associazione World Friends, presentato venerdì scorso alla Biblioteca Astense.
L’incontro, promosso dal Soroptimist Club con la stessa biblioteca, ha visto intervenire la presidente del Club di Asti, Mariella Saracco, e di Daniela Timon che ha dialogato con Gianfranco Morino (tra i fondatori di World Friends) ed Enrico Minasso.
Il libro
“Il femminile di uguale” racconta nove storie di donne del Sud e del Nord del mondo e tutte le testimonianze, curate dal videomaker Francesco Morino e dal musicista Enrico Pesce, sono consultabili anche online.
«Questo – ha commentato Mariella Saracco – è stato un grosso lavoro di collaborazione».
«Un progetto articolato a cui tengo molto, fatto di parole, immagini e musica», ha esordito Daniela Timon – e che valorizza la donna nel suo ruolo sociale».
«Una iniziativa nata da un bando dell’Unione europea della Regione Piemonte – ha spiegato Gianfranco Morino, che da 38 anni è medico in Africa – un libro in cui le donne hanno narrato sé stesse».
Le donne protagoniste
Donne giovani e meno giovani, fuggite da situazioni di violenza e costrizione, in particolare donne del Kenya emigrate in Piemonte che hanno raggiunto l’indipendenza economica e sociale. «La parte fotografica – ha dichiarato Enrico Minasso – paradossalmente, l’ho trovata più facile da fare in Africa piuttosto che in Piemonte. Qui ho sentito storie che ascoltiamo quasi quotidianamente alla televisione, ma quando hai davanti una persona in carne ed ossa che ti racconta di esperienze terribili è molto diverso. In Africa invece – ha aggiunto – ti aspetti già situazioni complicate ma comunque, dopo i racconti, è sempre stato difficile mettersi dietro l’obiettivo».
Barbara Benso ha quindi letto le storie dell’infermiera Florance e di Rose. Storie parallele, di motivazioni, di riscatto, di botte e di rinascita «Florance, strumentista di sala operatoria, ha una storia di violenza domestica – ha spiegato Morino – di lei ricordo i segni che aveva addosso quando arrivava al lavoro e che giustificava come “cadute”, fino a trovare il coraggio di andare via con i due figli, Rose invece ha più difficoltà a venir fuori dalla sua situazione». Percorsi che World Friends sostiene e aiuta.
Al termine della presentazione del libro, alla presenza anche del presidente Fondazione Asti Musei Francesco Antonio Lepore, solo per l’occasione è stata allestita la mostra fotografica con 60 scatti che illustravano le storie del libro.