«Ehi, Hutcheson! Cos'è quel rumore?» «E' la stampa, bellezza, e tu non ci puoi fare niente.» Un dialogo che è passato alla storia, quello che chiude la pellicola del 1952
«Ehi, Hutcheson! Cos'è quel rumore?» «E' la stampa, bellezza, e tu non ci puoi fare niente.» Un dialogo che è passato alla storia, quello che chiude la pellicola del 1952 "L'ultima minaccia". A parlare sono il mafioso Tomas Rienzi, in procinto di essere denunciato in prima pagina, e il direttore dell'immaginario quotidiano The Day, Ed Hutcheson, interpretato da Humphrey Bogart. Sullo sfondo, il rumore delle rotative che incastreranno il boss. Il film di Richard Brooks aprirà oggi – mercoledì – una rassegna con alcuni grandi classici di Hollywood che raccontano il mestiere del giornalismo (21.15, ingresso 5 euro). «Bogart impersona quel genere di cronista che rischia la vita per denunciare la corruzione – spiegano dall'associazione Voci Astigiane, organizzatore del ciclo di pellicole insieme al Nuovo Splendor – ed è a costoro che la rassegna è dedicata fin dal titolo, "E' la stampa, bellezza".»
Sul tema del giornalismo non poteva mancare uno dei capolavori del cinema, quel "Quarto potere" (18 novembre) in cui Orson Welles vestiva i panni di un potentissimo editore. Dalle colonne del New York Inquirer manipolava l'opinione pubblica per la carriera dei suoi stessi affetti. E ai tanti giornalisti onesti che lavorano con coraggio, si contrappongono quelli che sfruttano la stampa per i loro scopi. E' il caso della vicenda raccontata ne "L'asso nella manica" (25 novembre) di Billy Wilder: qui Kirk Douglas è un cronista cacciato per via dei suoi vizi dai più prestigiosi quotidiani di New York, Chicago e Detroit. Ritiratosi in una cittadina di provincia, assiste a una frana che intrappola un uomo; ma invece di contribuire a salvarlo, si accorda con la polizia locale per ritardare i soccorsi e avere più tempo per creare lo scoop. «E' un altro aspetto del mestiere, quello più bieco e asservito al guadagno – spiegano gli organizzatori – e fortunatamente rappresenta una minoranza di giornalisti.»
A chiudere la rassegna sarà lo spassosissimo "Prima pagina" (2 dicembre), sempre firmato da Wilder, con l'irresistibile duo Walter Matthau e Jack Lemmon. Nonostante i toni comici, nemmeno questa pellicola mancherà di far riflettere sui limiti da porre alla caccia alla notizia. Ogni proiezione sarà anticipata da una breve introduzione a cura del giornalista Armando Brignolo. In data ancora da stabilire interverrà anche il reporter di guerra Domenico Quirico, per un punto di vista sui diritti e sui doveri del mestiere di cronista.
Enrico Panirossi