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Guasco ai ragazzi: "Non lasciate la politica nelle mani di chi detestate"
Cultura e Spettacoli

Guasco ai ragazzi: "Non lasciate la politica nelle mani di chi detestate"

La crisi della politica. Un tema ampio che non coinvolge unicamente il nostro Paese, come spesso ci può sembrare. È questo il tema che venerdì 22 è stato affrontato dal Prof. Maurilio Guasco,

La crisi della politica. Un tema ampio che non coinvolge unicamente il nostro Paese, come spesso ci può sembrare. È questo il tema che venerdì 22 è stato affrontato dal Prof. Maurilio Guasco, Professore emerito di Storia del Pensiero Politico Contemporaneo, nel primo dei quattro appuntamenti dedicati ai giovani. Nell'aula magna dell'Università di Asti, 200 studenti dell'Istituto Monti e del Liceo Scientifico, hanno seguito una lezione interessante che ha toccato moltissimi punti, dai rapporti tra gli Stati agli esempi di scelte di politica estera, fino ad arrivare alla politica interna.

Il Prof. Guasco ha disegnato in modo chiaro la linea della storia politica del nostro Paese, da prima di Tangentopoli ai giorni nostri. "Durante lo scandalo di Tangentopoli si scoprì che la maggior parte dei segretari incriminati prendeva soldi per il partito, poi qualcuno ha iniziato a tenerseli. Qui si segna la fine dell'ideale." Il discorso prosegue fino ad arrivare alla discesa in campo di Silvio Berlusconi nel ?'94. "Nascono i due poli che non sono due soggetti nuovi, ma sono la somma dei vecchi partiti un po' riciclati. Essendo somme di partiti alcuni di questi sono condizionanti, basta che un gruppo ritiri l'appoggio e cade il governo." Proseguendo ha detto: "La questione del voto segreto o palese dà l'idea di come la situazione attuale sia incancrenita, non si vuole fare sapere per chi si vota per propria convenienza personale e ci sono gruppi di deputati che non sanno bene dove andare. Oggi c'è molta gente che spiega agli altri cosa devono fare ma loro non farebbero mai."

Il relatore ha poi esortato i ragazzi a riflettere con queste parole: "È il caso di chiederci che cosa diamo al nostro Paese e agli altri. Fare politica significa immaginare che tipo di società vogliamo, essere persone che operano perché quella società venga realizzata. Per un giovane come voi è importante immaginare una società diversa e darsi da fare per farla funzionare, più la lasciamo nelle mani delle persone anziane la cosa pubblica e meno abbiamo diritto a protestare perché non funziona. Se uno ha sempre delle scuse a chi affidiamo la cosa pubblica? Quando non si va a votare, si lascia la cosa pubblica a chi non si stima. L'impegno politico deriva dalle associazioni, movimenti, volontariato e oggi, a dispetto della situazione grigia che viviamo, molta gente si impegna per gli altri, purtroppo questo non si è ancora riversato nel mondo politico. Ad esempio nelle mense per i poveri, quasi tutti quelli che operano sono giovani. Spesso gli esempi sono le persone che si vedono meno e non fanno storia."

Guasco ha terminato la lezione ricordando ai ragazzi che: "il pessimista è colui che di una opportunità fa una difficoltà mentre l'ottimista è chi fa di una difficoltà un'opportunità, a voi la scelta." Il prossimo appuntamento dedicato ai ragazzi si terrà all'università venerdì 23 alle 11, con il Prof. Cristiano Antonelli.

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