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I Delta N.A. hanno portato a Tokyo la mostra “A mezzanotte tutto svanisce”

I due artisti astigiani: “Abbiano sentito la voce di Federico Fellini passeggiando per Hollywood”

Un sodalizio iniziato professionalmente nel 2008, quello dei Delta N.A., ma che non è solo artistico, un’unione che coinvolge anima e mente e che forse proprio per questo li sta portando sempre più lontano.
La loro ultima “fatica” è stata l’inaugurazione, sabato scorso, di una personale in Giappone presso MDP Gallery 2-2-19 Hase a Kamakura City, intitolata “A mezzanotte tutto svanisce”, mostra focalizzata sull’evanescenza del sogno e sul suo intrecciarsi con la realtà. In questa esposizione colori e forme inseguono la leggerezza del sogno. «Qualche mese fa – raccontano a questo proposito i due artisti, Neva Epoque e Alessandro Vignola – passeggiando per Hollywood, sentimmo una voce che ci guidò davanti all’insegna illuminata di un cinema, qui riconoscemmo la voce, – continuano i Delta N.A. – era quella di Federico Fellini che ci apparve e con uno sguardo d’intesa indicò la locandina del film che era “A mezzanotte tutto svanisce” e poi sparì».

Fantasia? Illusione? O magari quell’intrecciarsi tra verità e sogno? Ma tant’è, la mostra è reale e durerà fino al 19 agosto, nel frattempo l’opera «Coexist» e la scultura «Nel cuore un posto sicuro», sono esposte in Svezia nella mostra «Sommarsalong – Summer Exhibition» organizzata dalla Red Sheep Gallery. «Inoltre a breve – sottolineano i Delta N.A. – alcune nostre opere saranno presso la Streams Gallery di Hong Kong, i curatori della galleria si sono infatti interessati ai nostri lavori e ci hanno invitati alla mostra che si svolgerà dal 25 agosto al 17 settembre».

Qui il duo artistico presenterà alcune nuove opere che delineano un parallelo tra le forze che si muovono nell’animo umano e il mondo circostante con tutte le sue meraviglie e contraddizioni: «animali, simboli religiosi e contenuti inconsci – spiegano gli artisti – si incontrano trovando armonia tra i colori e le forze presenti e donando serenità a chi osserva».
In questo periodo Neva e Alessandro stanno anche lavorando ad alcuni ritratti che sono stati loro commissionati: “a differenza dei ritratti comuni – precisano – non rappresentano il volto del soggetto ma si trasformano in un viaggio nel suo mondo interiore, opere particolari che abbiamo chiamato “Unconventional Portraits”».

Un processo intenso e magico, dunque, come tutto il percorso artistico dei Delta N.A. dove ogni pennellata è parte di loro: «tanti anni fa in Messico – raccontano – abbiamo portato un nostro dipinto in tutte le gallerie della città, cercavamo un’opportunità ma nessuno ci degnò di uno sguardo; in quel momento non pensavamo che saremmo arrivati dove siamo oggi con mostre in ogni parte del mondo e opere in numerose collezioni private, volevamo dipingere e il resto è arrivato come un soffio leggero, senza che ce ne accorgessimo ma, oggi come allora, – concludono – mentre dipingiamo non esiste altro oltre alla tela, ai colori e alla creatività e solo un paio di mesi fa osservando un’opera appena finita ci siamo detti forse siamo bravi davvero».

[i Delta N.A. in una foto di repertorio]

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