Sono giornate in bilico per gli astigiani. Lequilibrio che cercano è quello tra lorgoglio di essere la location di un film e leccitazione, un po provinciale, che provoca il trovarsi al
Sono giornate in bilico per gli astigiani. Lequilibrio che cercano è quello tra lorgoglio di essere la location di un film e leccitazione, un po provinciale, che provoca il trovarsi al centro dellattenzione. Motivo di questo travaglio interiore sono le riprese di In un posto bellissimo, che proseguono a ritmo serrato da più di quindici giorni. «Adoro la discrezione piemontese, dona grazia ai rapporti», ha detto la protagonista del film Isabella Ragonese, esprimendo apprezzamento per il sobrio affetto dimostrato alle persone impegnate nella produzione. Attori e regista hanno incontrato i giornalisti martedì, alla Cassa di Risparmio di Asti.
Sede non casuale, visto che listituto di credito ha investito 350mila euro nella realizzazione di questo film con il tax credit: una formula che consente a qualsiasi impresa di investire nel cinema a un credito di imposta del 40%. «E la prima esperienza che facciamo in questo campo – ha detto il presidente della CrAsti Aldo Pia – e i fondi che investiamo non sono il nostro unico impegno, in questo film ci crediamo e sono convinto che questa esperienza lascerà unimportante eredità.» Paolo Tenna, Ad di Film Investimenti Piemonte, ha stimato che negli ultimi tre anni siano stati 110 i milioni di euro investiti in prevalenza da banche su circa 130 film. Insomma, lAstigiano si muove per il cinema a tutti i livelli, anche quello finanziario, e attende di vedere quale sarà limpatto del film sul turismo.
«Il cineturismo è una carta importante per leconomia – annota Paolo Damilano, presidente della Film Commission Torino – nel quartiere dove si gira la fiction I Cesaroni i prezzi delle case sono triplicati. Castellabate, il paese dove è ambientata la commedia Benvenuti al Nord, è diventata meta di turismo.» La conferenza stampa è stata anche loccasione per svelare alcuni nuovi dettagli sul film in produzione, a iniziare dal soggetto scritto da Giorgia Cecere e Pierpaola Pirone: protagonista sono Lucia e Andrea, giovane coppia con un bambino già abbastanza grande. La loro vita scorre tranquilla, per Lucia la normalità dei suoi giorni è una sorta di guscio rassicurante, fino a quando si rende conto con terrore che per Andrea, da qualche tempo, le cose non stanno più così. E poco più di unimpressione quella che la fa pensare a un tradimento, ma è sufficiente a precipitarla nellangoscia e in una rincorsa alla soddisfazione delle aspettative del marito.
«Ma non sarà un film sul tradimento, piuttosto un thriller dei sentimenti», ha detto la regista Cecere, mentre lattore Alessio Boni ha spiegato come si tratti di «una sceneggiatura molto moderna, che punta molto sul non detto». Più riservata Isabella Ragonese: «Tutto è ancora in divenire, a questo punto è difficile parlare del film o del mio personaggio. Non è solo la storia di un tradimento, è il percorso di una donna che capisce dove stare nel mondo. Penso che Asti assomigli molto alla protagonista Lucia, e stare qui mi ha aiutato molto a costruire il personaggio». Ma quali sono i luoghi che hanno ispirato Giorgia Cecere e il suo cast? Iniziate il 13 ottobre, fino al 19 novembre le riprese si sono svolte in piazza San Secondo, i cui portici sono diventati il negozio di fiori di Lucia, bar e negozi in via Garibaldi, un chiosco ai giardini pubblici, un alloggio di via Arduino e un altro nella zona della Torre Rossa.
Le cineprese sono state portate anche in provincia: alcune esterne sono state girate sul Tanaro nei pressi di Rocchetta, in una cascina di Monale, in un supermercato di Baldichieri e allinterno di una birreria di San Damiano. In attesa delluscita del film, prevista per lautunno del prossimo anno, dallincontro di martedì è emerso che altre due produzioni sarebbero interessate a girare in città. Per il cinema italiano, Asti sembra davvero essere diventata un posto bellissimo.
Enrico Panirossi