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Cultura e Spettacoli
Settima edizione

I gioielli dell’Astigiano nella “Lunga notte delle chiese”

Protagonisti della rassegna i paesi di Cocconato, Piovà Massaia, Montiglio, Moncalvo, Grana e Grazzano Badoglio

Sono stati soprattutto i luoghi dove erano stati programmati concerti ed altri eventi di richiamo ad avere riscosso una buona affluenza di visitatori per la settima edizione de “La lunga notte delle chiese”, organizzata dall’associazione Belluno La Notte e, a livello locale, dalla diocesi di Casale Monferrato. Tema di questo evento è stato “In-contro”, nelle sue varie sfumature. La seicentesca chiesa, ampliata nell’Ottocento, dopo la messa prefestiva è rimasta aperta al pubblico fino alle 23: i visitatori sono stati 9, che hanno potuto ammirare, oltre ai pregevoli dipinti delle cappelle laterali, l’imponente pala dell’altare maggiore del 1731, opera del pittore biellese Vitaliano Grassi, raffigurante la Madonna della Consolazione, tra i santi Fausto e Felice; sullo sfondo appare una veduta del paese di Cocconato, in cui sono riconoscibili la torre medievale, il convento agostiniano, la chiesa parrocchiale e la chiesa della Santissima Trinità. Due le chiese di Montiglio coinvolte nell’iniziativa: la parrocchiale della Madonna della Pace, recentemente restaurata, e la pieve di San Lorenzo, dove erano previste visite guidate a cura di Francesco Ciravegna, presidente dell’associazione Il Trabucco. Per la prima volta ha aderito all’evento, Piovà Massaia (nonostante appartenga alla diocesi di Asti), con l’apertura della monumentale chiesa dei santi Pietro e Giorgio, uno dei più insigni monumenti barocchi della provincia, progettata da Benedetto Alfieri nel 1749 su incarico dei conti Ricci, feudatari locali e ramo della famiglia Radicati; una illuminazione a led, rende particolarmente suggestiva la visione notturna dell’imponente edificio. Nella chiesa si è tenuto con apprezzato concerto con all’arpa Fernanda Saravelli e al violino Gisella Tamagno. Ad introdurre la serata di musica sacra, Piera Tosco, che ha illustrato la storia della chiesa. A seguire i partecipanti hanno potuto sorseggiare una tisana nel Giardino di Illeana, un tempo parte del palazzo dei Marchesi Ricci. Tra le ventisei chiese della Diocesi di Casale Monferrato che hanno preso parte alla settima edizione della “Lunga Notte delle Chiese”, dunque, c’erano anche sei luoghi di culto astigiani e di questi, oltre a quelli già menzionati, hanno riscosso un discreto successo di pubblico anche Moncalvo, Grana (con l’apertura notturna di ben due chiese) e Grazzano Badoglio. Le comunità hanno potuto accogliere e accompagnare i visitatori alla scoperta dei propri edifici religiosi, veri e propri scrigni di arte e di devozione.

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