Archiviata l’11° edizione dell’evento, con scarsa affluenza di pubblico, si studia al suo rilancio
Nei giorni scorsi Borgo Villa, il centro storico del paese, ha indossato i suoi abiti rinascimentali tornando indietro di ben cinque secoli. Ad essere organizzata è stata infatti l’11° edizione della rievocazione storica dell’assedio del 1514. Alla regia Matteo Campagnoli Presidente del Gruppo storico incisiano in collaborazione con il Comune e la Pro Loco. Lungo le caratteristiche vie del borgo, sono andate in scena battaglie, cortei ma anche tanta animazione con giocolieri, mangiafuoco e spadaccini per la gioia del pubblico. Una festa dall’organizzazione impeccabile ma a saltare all’occhio, però, la scarsa affluenza di visitatori. «Non credo ci sia una causa precisa – commenta Matteo Campagnoli – il caldo afoso della giornata non ci ha aiutato e sicuramente l’offerta di eventi e manifestazioni sempre più ricca in provincia penalizza. Sarà uno stimolo per fare meglio».
Dello stesso avviso anche il sindaco Matteo Massimelli che commenta: «Non ci allarmiamo. Chi è venuto avrà notato la presenza massiccia di stranieri e forestieri. Come amministrazione siamo soddisfatti, il nostro intento è farci conoscere al di fuori dell’Astigiano grazie alle nostre manifestazioni». In effetti il pubblico era alquanto variegato. Molti olandesi e tedeschi e anche qualche svizzero hanno fatto capolino sotto le mura antiche. Di passaggio ce n’è stato, i parcheggi sono sempre stati da tutto esaurito. Il mancato colpo d’occhio di folla è dunque forse dovuto al tempo di permanenza dei visitatori, ridotto al minimo a causa delle temperature. Chi teme quindi un effetto “Canelli” con la cancellazione dell’assedio per il prossimo anno non deve temere. A Incisa l’intenzione è quella di continuare a investire in questa festa. «Anzi, la nostra intenzione è quella di potenziarla coinvolgendo le sinergie di altri paesi vicini» rivela Campagnoli. Sembrerebbe che l’amministrazione incisiana stia prendendo accordi con comuni limitrofi per prolungare la durata della manifestazione a un intero week-end di due giorni.
«Oggi è necessario organizzare eventi di concerto, soprattutto per realtà piccole come la nostra – spiega Massimelli – La Regione Piemonte ci invita a lavorare in questa direzione, soprattutto nell’ottica dell’ottenimento dei finanziamenti pubblici». Resta da scoprire, dunque, chi sarà il comune, o i comuni, coinvolti nella festa che al momento ha, tra l’altro, intercettato i volontari del Gruppo Storico e Militare dell’Assedio di Canelli i quali, delusi per la cancellazione della loro festa, hanno spostato idee ed energie nella vicina Incisa.
Lucia Pignari