Il detto “Anno bisesto, anno funesto” non è mai stato così sbagliato. Almeno per il Diavolo Rosso, il locale di piazza San Martino che ospita eventi e iniziative culturali. Nato il 29 febbraio del 2000, sta per compiere 24 anni che lo hanno visto diventare patrimonio della città, conosciuto anche fuori dai confini provinciali.
A dare vita a questa realtà un gruppo di 32 astigiani che impegnarono un milione di lire a testa per consentire l’avvio dell’attività, dall’affitto dello spazio – l’ex confraternita di San Michele – al primo allestimento. Dando così vita all’associazione Diavolo Rosso che, grazie soprattutto al volontariato, ha consentito il susseguirsi di una lunga serie di iniziative ed eventi, tra alti e bassi soprattutto dal punto di vista economico: dalle “Confessioni laiche” ai 12 anni della rassegna “A sud di nessun nord”.
«A seconda che si vogliano considerare gli anni solari o bisesti – precisa con un sorriso Gianluigi Porro, tra i fondatori dell’associazione – il Diavolo Rosso compirà 24 o 6 anni. Numeri a parte, l’importante è che il locale non abbia mai perso, in tutti questi anni, la filosofia originale, nonostante il cambio generazionale, in quanto noi fondatori abbiamo successivamente lasciato il testimone ad un gruppo di giovani. Ovvero, essere un luogo libero dove si possono vivere gli eventi o semplicemente respirare l’atmosfera unica di un’ex chiesa piena di energia positiva, dove campeggia una regola molto diversa rispetto a quasi tutti i locali: “La consumazione non è obbligatoria”».
La notorietà
Porro sottolinea anche come la notorietà del locale abbia superato i confini provinciali. «Non è più solo un patrimonio della nostra città, ma una realtà conosciuta e apprezzata in tutta Italia. Tanto che, in occasione della festa di compleanno che abbiamo organizzato per mercoledì 28 febbraio dalle 20, verrà appositamente a preparare la cena lo chef Dario Torabi, titolare del locale “Old friend bistrot” di Cagliari, segnalato sulla Guida Michelin. Ci eravamo conosciuti quando, alcuni anni fa, era venuto al Diavolo Rosso, dimostrando di apprezzare molto la nostra realtà e il modo in cui era nata. E rendendosi disponibile, già allora, a collaborare con noi. Per questo abbiamo pensato a lui in occasione della cena, che avrà uno scopo benefico».
Il ricavato della serata servirà infatti a finanziare le attività culturali del Diavolo Rosso e di altre due associazioni locali: A sinistra, che gestisce la Casa del Popolo, e Spazio Eo Arte. «Potrebbero essere considerate “figlie” del Diavolo Rosso, in quanto sono impegnate a gestire spazi culturali», conclude Porro.
Chi volesse aderire alla cena deve prenotare al 333/5400518. Il menu prevede cinque portate, accompagnate da vini biologici e naturali presentati dall’Enoteca Malia di via Aliberti. Il costo è di 35 euro (vini esclusi).