Una 41esima edizione del Festival delle Sagre baciata dal bel tempo. Dopo la sfilata storica sulla vita contadina che ha toccato le vie principali del centro città, le 47 pro loco della provincia di
Una 41esima edizione del Festival delle Sagre baciata dal bel tempo. Dopo la sfilata storica sulla vita contadina che ha toccato le vie principali del centro città, le 47 pro loco della provincia di Asti hanno aperto le loro cucine in piazza Campo del Palio e la kermesse enogastronomica più attesa dellanno ha preso vita per il secondo giorno di fila. Ottima laffluenza, così come lo era stata il sabato sera.
Già verso il mezzogiorno di domenica si sono registrate code chilometriche alle casse e nel giro di unora i piatti più gettonati erano esauriti. Complice il bel tempo questa domenica pomeriggio ha contato un numero insolitamente elevato di pubblico. Nonostante le vere e proprie catene di montaggio umane che dietro le quinte delle casette hanno permesso di servire le migliaia di visitatori, i tempi di attesa sono stati quantificati tra i 30 e i 45 minuti. Di fronte alle casse della pro loco di Portacomaro e del suo fritto misto la coda era imponente.
Qualcuno borbottava e giurava a se stesso di non mettere più piede alle Sagre per gli anni a venire. Dati i numeri che puntualmente premiano la kermesse è difficile credergli. I prezzi competitivi e le specialità di tre territori tra Astigiano, Monferrato e Langa sono un bottino troppo ghiotto. Negli ultimi anni i visitatori più affezionati, per lo più astigiani, si sono dotati di tavolini e sedie da campeggio per passare in compagnia e in comodità la domenica pomeriggio. Come sempre non sono mancati i gruppetti di ragazzi che incuranti della folla distratta e senza timore di venire calpestati, hanno mangiato seduti per terra. Soddisfatte le pro loco: anche per questanno il festival ha reso incassi doro.
Lucia Pignari