Festa grande sabato scorso al campo rom di via Guerra. Due giovani, cugini con lo stesso cognome, si sono uniti in matrimonio seguendo la tradizionale cerimonia rom. Lo sposo, Regan Seferovic, ha solo

Festa grande sabato scorso al campo rom di via Guerra. Due giovani, cugini con lo stesso cognome, si sono uniti in matrimonio seguendo la tradizionale cerimonia rom. Lo sposo, Regan Seferovic, ha solo 16 anni mentre la sposa, Elvira, Seferovic pure lei, di anni ne ha 20 ed entrambi sono discendenti di famiglie che si occupano della raccolta del ferro vecchio.
Sabato mattina sono usciti dalle loro roulottes in ghingheri, come pure i loro rispettivi genitori e hanno dato vita alla cerimonia che, da sempre, porta all'unione di un uomo (giovanissimo) e una donna. Per ora si tratta di un matrimonio che non è ancora registrato in alcuna anagrafe comunale (lui è ancora minorenne) ma verrà trascritto appena la legge lo consentirà. I parenti però sottolineano che la loro unione davanti alle famiglie vale ben di più di un pezzo di carta protocollato.
Il ragazzo, seguendo la tradizione, ha chiesto la mano della giovane sposa al padre di lei. Al sì dato dalla ragazza, la decisione finale è stata presa dai suoi famigliari riuniti insieme ai "saggi" del campo. Al termine è arrivato il via libera per la cerimonia che ha coinvolto tutte le famiglie del campo e anche qualche invitato eccellente. La coppia si è poi spostata su un esagerato Hummer allestito come una limousine: era il regalo di nozze dei cugini della sposa.

Daniela Peira