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Azzoni
Cultura e Spettacoli
Cocconato

Il percorso artistico di Marco Azzoni, dalla grafica all’arte figurativa

Colpito da una malattia degenerativa che lo ha privato della vista, ha continuato comunque a realizzare opere

Un artista a tutto tondo Marco Azzoni, attento, moderno e sensibile. Poco conosciuto ai più, dell’arte ha fatto la sua famiglia e dei colori e delle tele i suoi figli.
A Cocconato, lo scorso giugno durante la manifestazione “La Notte Romantica” organizzata dall’Associazione Borghi più belli d’Italia (il cui tema era l’Amore per l’Arte), la pittrice astigiana Michela Squillacioti, invitata in veste di espositrice, lo ha notato. “Facendo un giro per guardare i lavori degli altri artisti – racconta– mi sono trovata ad ammirare un quadro davanti all’ingresso di una casa. Affascinata e incuriosita sono entrata e lì, con mia grande sorpresa, ho trovato opere tecnicamente molto valide, dal gusto raffinato e ricercato”.
Colpita da quelle tele Michela Squillacioti si è dunque informata su chi fosse l’autore. “A quel punto – dice la pittrice – alcune persone presenti mi hanno indicato il Maestro. Complimentandomi con lui, mi sono resa conto della sua cecità”.

La carriera di Marco Azzoni

Nato a Torino il 29 marzo 1950, Marco Azzoni ha conseguito la maturità artistica e ormai da molti anni vive a Cocconato. Inizialmente il suo indirizzo è stata la grafica, “ma ho sempre lasciato spazio all’arte figurativa e, piano piano, questa ha preso il sopravvento”, sottolinea l’artista. Negli anni ’70, a Torino, ha guidato uno studio pubblicitario, una libreria, che trattava soprattutto libri d’arte, e una galleria. Allievo del pittore torinese Sergio Albano , tra i fondatori della scuola di pittura “Gruppo d’Arte di Via Perrone”, Azzoni ha mostrato fin da giovanissimo l’inclinazione che lo ha portato ad appassionarsi al mondo artistico, oltre che alla scrittura.
Colpito da una malattia degenerativa che lo ha privato della vista, non ha comunque smesso di creare dedicandosi, negli ultimi tempi, alla composizione di collage con la cartavelina. “Un artista innovativo e, contemporaneamente, romantico – lo definisce un’amica – che per i suoi lavori ha scelto soggetti diversi: dalle marine ai nudi di donne”. Nudi che, come lui stesso ha detto, dipingeva per esaltare la bellezza e l’armonia del corpo femminile.

Le mostre

Durante la carriera artistica ha partecipato a mostre personali e collettive nel Nord Italia. In una delle ultime, intitolata “Di Terra e di Mare”, organizzata ad Arma di Taggia insieme all’artista Carla Bronzino, ha esposto le sue bellissime marine, olio su tela. Opere “liquide”, come sono state definite, che del mare lasciano intuire la trasparenza, la profondità e la grandezza.
“Tra tutti i suoi lavori sono rimasta molto colpita da alcuni volti realizzati con la sanguigna (tecnica usata soprattutto in passato), ma anche da un paesaggio marino – commenta ancora Michela Squillacioti – e dai nudi, dall’eleganza di quelle figure, oltre che da alcune tele astratte. Lavori belli ed emozionanti, che penso valga la pena fare conoscere”.

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