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Catalogo mostra Resistenza
Cultura e Spettacoli
Fondazione Giovanni Goria

Il “Premio Gianni Aimar: comunicare la montagna” alla memoria di Nuto Revelli

Oggi la consegna al professor Marco Revelli, figlio dello scrittore partigiano – Per l’occasione sarà presentato il catalogo della mostra “Disegnare la libertà: Arte e Resistenza”

Alla figura di Nuto Revelli (1919 – 2004), autore cuneese e protagonista della Resistenza, andrà il “Premio Gianni Aimar: comunicare la montagna”, giunto alla sua XIII edizione. Il premio, una scultura sul tema della libertà dell’artista saluzzese Michelangelo Tallone, sarà ritirato dal professor Marco Revelli, figlio dello scrittore partigiano nonché Presidente della Fondazione Nuto Revelli.
Nell’occasione sarà ricordato il pubblicitario e pubblicista Gianni Aimar, innamorato della montagna, autore di libri e articoli sul tema, conosciuto e apprezzato fotografo, esperto di comunicazione, accademico del Gism (Gruppo scrittori di montagna).
Infatti, come ricordano Marco Goria e Carlo Cerrato, presidente e direttore della Fondazione Giovanni Goria, il Premio nasce proprio per ricordare la sua figura e sottolinearne l’impegno come divulgatore di temi legati alla problematica della vita in montagna, dell’ambiente, del patrimonio di memoria, come professionista della comunicazione e autore.

La consegna

Organizzato dalla Fondazione Giovanni Goria di Asti con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, il Premio ha reso omaggio negli anni ad importanti protagonisti delle “Terre Alte”. La consegna si terrà, in via eccezionale, oggi (venerdì) alle 17 ad Asti negli spazi dell’hub culturale “MEMORIAFUTURA”, sede della Fondazione Giovanni Goria, in piazza San Martino 11,  per solennizzare ulteriormente il ciclo di iniziative organizzate per gli 80 anni dalla Liberazione in collaborazione con l’Israt, tra cui la mostra “Disegnare la Libertà: arte e Resistenza”

Il catalogo della mostra

Per l’occasione sarà presentato, inoltre, il catalogo della mostra a cura di Claudio Cerrato e Nicoletta Fasano che raccoglie le fotografie, firmate da Franco Bello, di tutte le ottanta opere in mostra dedicate al tema della Resistenza e della Libertà riconquistata 80 anni fa. Completano il libro, edito da ISRAT e Sagep, un saluto introduttivo del vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte Domenico Ravetti e i testi di Nicoletta Fasano, Carlo Cerrato, Paola Borrione e Angelo Mistrangelo.
L’ingresso all’evento è libero e gratuito.

Le passate edizioni del premio

Il “Premio Gianni Aimar: comunicare la montagna” è organizzato dalla Fondazione Giovanni Goria con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, e si è tenuto fin dalla sua ideazione a Saluzzo grazie al patrocinio del Comune, della Provincia di Cuneo, della Regione Piemonte e di numerosi Enti e amministrazioni del territorio e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Negli anni sono stati diversi i protagonisti delle “Terre Alte” che l’hanno ricevuto.
Nel 2009, nel corso della I edizione, venne premiato il regista Maurizio Nichetti quale presidente della giuria del Trento Film Festival, la più importante rassegna cinematografica dedicata alla montagna. Gli altri nomi nell’albo d’onore della manifestazione sono quelli dell’attore e regista Marco Paolini, del climatologo Luca Mercalli, della scrittrice Irene Affentranger, del recordman Roberto Ghidoni, dell’alpinista e parroco di montagna Don Luigi Destre, del Club Alpino Italiano, del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, dei campioni di corsa in montagna Bernard e Martin Dematteis e del cantautore Mario Castelnuovo.
Dopo la pausa obbligata a causa della pandemia Covid-19, il riconoscimento è stato consegnato a Marco Bussone e a Roberto Colombero, rispettivamente presidenti nazionale e regionale dell’UNCEM-Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani.
La XII edizione, invece, ha visto protagonista Sergio Berardo leader dei ‘Lou Dalfin’ per la continua ricerca musicale che ha contraddistinto il gruppo impegnato in un’attività di primo piano nella promozione della lingua occitana, espressione di una cultura secolare.

 

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