La rievocazione storica, per il quarto anno, torna alle origini, riscoprendo la propria fisonomia seicentesca. A partire dal portale daccesso, sistemato ove si trovava nel mese di giugno del 1600,
La rievocazione storica, per il quarto anno, torna alle origini, riscoprendo la propria fisonomia seicentesca. A partire dal portale daccesso, sistemato ove si trovava nel mese di giugno del 1600, periodo in cui Canelli subì lassedio da parte dei Gonzaga. Il cuore antico della città sarà il vero protagonista: le piazzette e le viuzze del centro storico, la Sternia, lantico borgo di Villanuova ospiteranno fatti darme, le scene, i momenti di spettacolo che caratterizzano la manifestazione.
SABATO 21 GIUGNO
Primi rumori di guerra, la città assediata
Attorno alle 17,30 i soldati di Nizza della Paglia, costeggiando le mura, cercano di entrare nel borgo fortificato e intimano la resa. Si annuncia lassedio. Il Colonello Taffini dAcceglio, con le sue truppe, ispeziona le fortificazioni. Il borgo si anima del mercato seicentesco.
Alle 20 inizia la lunga notte dellassediato. Le osterie e taverne aprono i battenti e offrono menù seicenteschi (si mangia e si beve con prezzi tra 8 e 23 euro).
Attorno alle 22 prende il via una cruenta battaglia. I mantovani infliggono gravi perdite alle milizie sabaude. I nemici tornano ad assalire il castello. Nei prati del Castello Gancia, a Villanuova, Savoia e Gonzaga si sfidano in un spettacolari scaramucce e scontri allarma bianca Per illuminare la notte vengono sparati i fuochi che illuminano a giorno il castello tra mille colori. Le truppe savoiarde intervengono, e si sviluppa uno spettacolare incendio che viene prontamente domato. Intanto musici e saltimbanchi intrattengono la popolazione. Per tutta la notte ronde e veglie negli accampamenti militari.
DOMENICA 17 GIUGNO
Lassalto del nemico, la vittoria
Dopo una lunga notte segnata dal timore alle 9,30 si intensifica lattività militare alle porte della città. I nemici si schierano alla porta del Borgo, il corteo ducale, preceduto dal rullo dei tamburi percorre la città, il Duca ispeziona le truppe. Alle 10 si tenta una mediazione diplomatica per sventare lassalto. Le truppe del Colonello Taffinio dAcceglio, e il Duca Carlo Emanuele I di Savoia, salgono la Sternia per attestarti nei prati del Castello Gancia. A mezzogiorno, dopo la morte del comandante nemico il cui cadavere viene portato in trionfo per la città, i Mantovani si danno alla fuga. Per festeggiare la vittoria si dà vita ad una sfilata per le vie della città. Le osterie e taverne iniziano a somministrare il «Pranzo della Vittoria»; musici e giocolieri si esibiscono per tutto il giorno fino a sera.
La battaglia è vinta! Canelli è liberata! Il Duca Carlo Emanuele I di Savoia esenta i canellesi dal pagamento delle tasse per trentanni.