Finiti i concerti e ormai orfano di A sud di nessun nord, il Diavolo Rosso ospita lunedì (ore 21.30) il medico e scrittore torinese Ugo Zamburru, ad Asti per presentare il suo ultimo libro
Finiti i concerti e ormai orfano di A sud di nessun nord, il Diavolo Rosso ospita lunedì (ore 21.30) il medico e scrittore torinese Ugo Zamburru, ad Asti per presentare il suo ultimo libro In ciabatte sullOrinoco, sorta di dialogo con chi nel mondo è preso di mira perchè nativo di luoghi ricchi di risorse naturali. Dalle madri di Plaza de Mayo agli indigeni del Chiapas, dai No Tav della Val Susa agli attivisti di Famatima, quella di Zamburru è più di semplice cronaca.
Lui, psichiatra di lungo corso da oltre 30 anni nel servizio pubblico, racconta la determinazione spirituale delle donne e degli uomini che incontra parlando di se stesso, dei suoi amori e delle sue brutte figure con divertente autoironia ma soprattutto lasciando spazio a chi si oppone allingordigia dei «padroni del mondo» chiedendo sia rispettato il proprio modo di concepire la vita e la natura.
Seguace del pensiero di Franco Basaglia, Zamburru ha fondato insieme a un gruppo di amici il Caffé Basaglia, circolo Arci attivo dal 2007 dove lavorano cinque pazienti psichiatrici. E un appassionato di calcio giocato e di latino americano e nel 2011 ha pubblicato il libro Jorge e il materasso, presentato al salone del libro di Torino.
l.g.