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Impegnato, tragicomico e horrorI volti di Giovanni Mancaruso
Cultura e Spettacoli

Impegnato, tragicomico e horror
I volti di Giovanni Mancaruso

L’attore astigiano, dopo soggiorni di studio e lavoro a Milano e Roma, è tornato a vivere nella sua città. Ora i film “L’uomo col cappello” e lo spettacolo “Un cuore Bianco”, con Arte&Tecnica

Protagonista dei film “L’uomo col cappello” e “Un cuore Bianco”: è l’attore Giovanni Mancaruso, 28 anni, astigiano. Dopo soggiorni di studio e lavoro a Milano e Roma, è tornato a vivere nella sua città, Asti. Una carriera teatrale che inizia nel 2006 sulle orme del metodo Strasberg (applicato all’Actor’s Studio di New York) e prosegue in fretta accanto agli insegnamenti di Michael Margotta continuando ancora oggi all’Actor’s Center di Milano.
Appassionato di drammaturgia tedesca e austriaca, dopo diversi spettacoli in Italia, Austria e in Germania, compare in ruoli di fiction, booktrailer e corti, anche se il suo forte è il teatro. Mancaruso interpreta opere di Jura Soyfer, di Hein Christoph e recita in spettacoli horror in stile con la drammaturgia francese del Grand Guignol. Nel film a due tempi di Federico Alotto “L’Uomo col cappello” lo si vede nello spazio-tempo del 1943 nei panni del patriota Michele Basile nel Forte di Bramafam, a Bardonecchia.

L’ultima fatica è “Un Cuore bianco” di Irene Forneris, con la regia di Marco Viecca e il supporto di Arte&Tecnica di Asti. Una tragicommedia che racconta, attraverso il vissuto del protagonista (un ragazzo dal cuore candido che vive ai margini di una città costruendosi un mondo tutto suo) la crisi d’identità, di valori e delle scelte che oggi toccano molti giovani, che spesso temono, come accade in “Cuore bianco”, addirittura i loro sogni per paura che non possano realizzarsi.
Il film s’inserisce in “Produzioni dal basso”, una sperimentazione che prevede delle micro donazioni per la produzione cinematografica: “E’ un progetto di finanziamento – spiega Mancaruso – che nasce in risposta alla crisi economica e culturale attuale: anche con piccole cifre si può diventare co-produttori.” Per dettagli c’è un sito dedicato: www.uncuorebianco.com.

Roberta Arias

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