Far rivivere una tradizione che ha antiche radici nel territorio del Monferrato. È l’intento di “In cammino con Artabàn – dal Monferrato spirituale al mondo”, la “due giorni” organizzata da Casa degli alfieri in occasione dell’Epifania. Al centro dell’evento la vicenda del Mago Artabàn che non è arrivato a Betlemme insieme agli altri Re Magi il 6 gennaio. Secondo la tradizione, egli ha smarrito la stella, ha vagato per trentatré anni impegnando la sua vita ad aiutare i poveri e gli oppressi, e infine è giunto a Gerusalemme il giorno della Crocifissione.
Protagonista di una vasta letteratura internazionale, Artabàn è stato recentemente fulcro di studio da parte dell’antropologo astigiano Piercarlo Grimaldi, che ne ha individuato un’origine folclorico-tradizionale nel Monferrato, come per la figura del Gelindo.
Sul tema Antonio Catalano, il poeta della Meraviglia che fa parte di Casa degli alfieri, ha scritto e portato in scena il racconto “Artabàn. La leggenda del Quarto Re Mago” in cui narra delle vicende di quello che secondo lui è “il più evangelico tra i Magi”.
Gli sviluppi del progetto
Ma il progetto non finisce qui: il testo di Catalano, infatti, è ora nelle mani di altri tre narratori nazionali coordinati da Casa degli alfieri che lo hanno riletto tramite il loro sguardo e lo portano in scena, rendendo così omaggio al tradizionale migrare delle storie che, di bocca in bocca, viaggiano e si arricchiscono attraverso gli incontri. Straordinariamente, in occasione dell’Epifania, tutti e quattro i narratori saranno nel Monferrato con le loro diverse versioni dello spettacolo per dare la possibilità al pubblico di vederli in scena e gustare la storia raccontata in modi diversi.
Il programma
Antonio Catalano, il Mago Artabàn Povero, sarà in scena domani (venerdì), alle 21, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate di Ponzano Monferrato in frazione Salabue. Il programma prosegue durante tutta la giornata di sabato 6 gennaio. Alle 11, al Museo Diocesano San Giovanni di Asti (via Natta 36), andrà in scena l’inedito “Artaban, il Quarto dei Re Magi”, uno spettacolo di e con Vincenzo Tartaglino, artista astigiano che ha creato questa pièce per l’occasione ispirandosi anche al racconto di Catalano. Seguirà la visita alla mostra, ospitata in quella sede fino al 21 gennaio, “Il secondo vangelo delle colline”, che propone pitture e stendardi realizzati con stoffe e materiali naturali, effetti materici, piani sovrapposti, giochi d’ombre e di controluce; ogni opera ripropone poeticamente un “quadro” della narrazione e conduce i visitatori sulle tracce di Artabàn. Sarà un’occasione unica per visitare l’esposizione insieme al professor Piercarlo Grimaldi, ma anche per conoscere tutti i narratori della storia di Artabàn: oltre a Catalano, Claudio Zanotto Contino, Fabio Comana e Antonello Cassinotti.
Nel pomeriggio, alle 15 al Sacro Monte di Crea a Serralunga, sarà in scena Claudio Zanotto Contino; alle 18, alla Casa sul Portone di Montemagno Monferrato, sarà la volta della versione di Fabio Comana. Infine, alle ore 21, alla Tenuta La Mercantile di Castagnole Monferrato, in scena il racconto di Antonello Cassinotti. Al termine sarà possibile visitare la mostra “Il vangelo delle colline” di Antonio Catalano e l’esposizione di presepi della rassegna Oro Incenso e Mirra.
Ingressi
L’ingresso a tutti gli eventi è libero, con momenti di convivialità al termine di ogni evento. Per coloro che vedranno tutte le narrazioni ci sarà un dono da parte del Mago Povero. Per informazioni: cell. 3287069085 – www.archivioteatralita.it.
La “due giorni” è realizzata da Casa degli alfieri con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Piemonte, della Fondazione CRAsti e della Fondazione CRT, con la collaborazione dei Comuni di Castagnole Monferrato, Montemagno Monferrato, Ponzano Monferrato, con l’Associazione Ricreare Crea e di Astigiani.