Saranno i ragazzi di Libera a presentare questa sera (martedì) alle 21 al cinema Lumiere il film La nostra terra, il racconto della gestione di un bene confiscato in Puglia alla criminalità
Saranno i ragazzi di Libera a presentare questa sera (martedì) alle 21 al cinema Lumiere il film La nostra terra, il racconto della gestione di un bene confiscato in Puglia alla criminalità organizzata. «Sarà interessante riflettere sulle similitudini tra lesperienza sullo schermo e una realtà a noi vicina come Cascina Graziella» spiega Irene Bartoli, referente della componente giovanile di Libera Asti. «Non esistono beni confiscati soltanto al Sud, il nostro obiettivo è sensibilizzare sulla presenza delle realtà attive al Nord Italia. Quella vista nel film è una storia comune a tante realtà in ogni parte del Paese.»
La nostra terra mette laccento sulle difficoltà legate alla gestione dei tanti beni confiscati: in particolare la sensazione di uno Stato percepito come lontano e il complesso rapporto con il resto del territorio che fatica ad accettare iniziative come quella di Libera. La proiezione del film di Giulio Manfredonia, che conta nel cast Stefano Accorsi e Sergio Rubini, è anche loccasione per fare il punto sulle attività nellAstigiano dellassociazione fondata da don Luigi Ciotti.
La serata inizierà approfondendo la legge sui beni confiscati voluta da Libera e che per lassociazione ha rappresentato una grande vittoria. «Sancisce che i beni confiscati devono essere destinati a scopi sociali chiarisce Irene Bartoli esattamente quello che dovrebbe accadere con Cascina Graziella a Moncalvo, che diventerà una struttura di accoglienza per donne in difficoltà. Al momento, purtroppo, i fondi per ristrutturarla sono quasi esauriti.»
Enrico Panirossi