Affollata inaugurazione, sabato scorso al Museo Diocesano in via Natta, per la mostra “Art for Freedom” curata da Marisa Garramone e patrocinata dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Asti.
Tredici gli artisti che, con le loro opere, hanno interpretato la lotta delle donne dell’Iran e dell’Afghanistan per affermare i propri diritti. “Quando Marisa Garramone ci ha proposto questo progetto – ha esordito il direttore del museo, Stefano Zecchino – la diocesi ne è rimasta particolarmente colpita, anche perché si collega al tema dell’enciclica di Giovanni XXIII di cui stiamo celebrando i sessant’anni, promotrice del valore della pace”.
Nel suo intervento la presidente della commissione comunale Pari Opportunità, Nadia Miletto, ha sottolineato la volontà di dare un segnale forte sulla condizione del mondo femminile. “In questo caso – ha sottolineato – sulla condizione di donne i cui diritti sono violati. Un messaggio, quindi, per sensibilizzare attraverso l’arte”.
Gli interventi
Presenti all’evento anche il sindaco Maurizio Rasero e gli assessori Eleonora Zollo (Politiche sociali) e Paride Candelaresi (Cultura). “Questa mostra è nata dall’amicizia fra me e Marisa – ha affermato Esmeralda Masseroni (Pari Opportunità) – dal pensiero comune che l’arte è lo specchio della società in cui viviamo e vuole essere una denuncia contro la violenza e la mancanza di libertà delle donne iraniane e afgane. Lo spunto – ha aggiunto – viene da Mahsa Amini, la ragazza curda arrestata e torturata fino alla morte dalla polizia iraniana per aver indossato il velo in modo scorretto”.
L’attore Aldo Delaude ha infine letto alcune bellissime poesie e una toccante e antica canzone iraniana, diventata simbolo delle donne di quel Paese. “Voglio aggiungere una cosa – ha poi concluso – è stato importante che queste letture siano state fatte da un uomo perché, se non cambia la mentalità sbagliata degli uomini, continueranno soprusi e femminicidi”.
La mostra e gli artisti protagonisti
“Art for Freedom”, definita Marisa Garramone “una sorta di racconto”, sarà visitabile fino a domenica 21 maggio da venerdì a domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 19; in settimana su prenotazione al 351/7077031. Successivamente sarà itinerante – la prossima tappa sarà al castello di Costigliole dal 16 giugno al 17 luglio – così da diffondere in modo capillare il suo messaggio.
Gli artisti che, nelle opere esposte hanno trasferito le loro emozioni, sono: Chiara Cirio, Giorgio Grosso, Joy Moore, Ludovica Ferraris, Marisa Garramone, Massimo Rizzieri Paganini, Maurizio Carrer, Nicola Colucciello, Ottavia Boano Baussano, Paolo Viola, Piergiorgio Panelli, Valentina Lorenza e Viviana Gonella.