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Cultura e Spettacoli
Editoria

“Io uccido” di Giorgio Faletti a fumetti per i vent’anni dalla prima edizione

Roberta Bellesini parla del graphic novel tratto dal romanzo di successo del marito, in uscita domani per la casa editrice “La nave di Teseo”

A vent’anni dalla prima edizione, il best seller di Giorgio Faletti “Io uccido” (oltre 5 milioni di copie vendute solo in Italia, tradotto in 32 Paesi) tornerà domani (venerdì) in un inedito adattamento a fumetti.
A spiegare origine e sviluppo del graphic novel, pubblicato da “La nave di Teseo” (128 pagine, 20 euro), Roberta Bellesini, vedova di Faletti, che abbiamo intervistato per l’occasione.

Il graphic novel

Come è nata l’idea?
Nell’autunno del 2021 ero stata invitata come relatrice al festival della scienza di Settimo Torinese, dove si parlava delle nuove tecniche di indagine scientifica. Insieme a me, tra gli altri, il fumettista e sceneggiatore Andrea Cavaletto. Al termine dell’incontro ci siamo messi a conversare, e io ho ricordato come Giorgio fosse molto appassionato di fumetti. Durante questa chiacchierata Cavaletto ha ipotizzato l’idea di provare a sceneggiare e a trasformare in fumetto uno scritto di Giorgio. Ci siamo lasciati con l’intenzione di riflettere sul progetto. Inizialmente io avevo pensato alla raccolta di racconti “Pochi inutili nascondigli”, caratterizzati da una componente horror, che secondo me si prestano bene ad essere trasformati in fumetti.
In un secondo momento, però, abbiamo provato ad osare di più, progettando di trasformare in graphic novel il romanzo “Io uccido”. Abbiamo presentato il progetto a “La nave di Teseo”, la mia casa editrice di riferimento (con la sua costola fumettistica, la Oblomov guidata dal direttore artistico Ingort), che si è dimostrata entusiasta. Abbiamo così messo in piedi il gruppo di lavoro (formato, tra gli altri, da Andrea Cavaletto, autore dei testi, David Ferracci, che si è occupato delle illustrazioni, e Assia Ieradi, che ha lavorato sui colori) e siamo partiti nel mese di febbraio con ritmi intensi. Infatti il mio obiettivo era terminare nel novembre 2022 per celebrare i 20 anni di uscita di “Io uccido” nonostante l‘ingente mole di lavoro, soprattutto per il disegnatore, dato che il graphic novel conta 120 pagine.
Comunque è stato fatto un lavoro egregio che io ho seguito passo passo.
Il graphic novel è fedele alla trama?
Ovviamente presenta escamotage narrativi richiesti dal fatto che si lavora per immagini, ma comunque rispecchia fedelmente la trama del libro. Ho notato molto rispetto per il lavoro di Giorgio.
Come mai, tra i romanzi che ha scritto suo marito, avete scelto proprio “Io uccido”?
In primo luogo perché è il romanzo che, avendo decretato il suo successo come scrittore, è rimasto maggiormente nella memoria del pubblico. E’ il libro a sorpresa che lo ha reso uno dei migliori scrittori italiani viventi.
E poi perché, essendo stato un grande successo editoriale, era giusto celebrarlo con un progetto nuovo. Quello del graphic novel ci sembrava il migliore, non essendoci ancora novità sul fronte cinema.

I progetti futuri

Come procedono i lavori, a questo proposito?
L’idea è produrre una serie televisiva, per la quale ho lavorato alla sceneggiatura. I diritti sono di Aurelio De Laurentiis. Si tratta di trovare una co-produzione che creda in questo bel progetto, dato che è un impegno di lavoro non indifferente. Incrociamo le dita. Io ci credo ancora fortemente.
Pensa che si possano tradurre in fumetti altri scritti di Giorgio?
Sarebbe carino, come accennavo, uscire con una raccolta di fumetti tratti dai racconti “Pochi inutili nascondigli”. Tra l’altro di questa raccolta la casa editrice “Baldini + Castoldi” aveva pubblicato in passato una versione natalizia, uscita con un numero limitato di copie, che aveva all’interno disegni di Paolo Fresu.
Comunque, vediamo come va il graphic novel, dopodiché si può pensare ad una seconda “puntata”.
Cavaletto aveva conosciuto suo marito?
Sì, in occasione dell’Asti Film Festival, nel 2002, quando il film di cui aveva scritto la sceneggiatura, “Hidden in the woods” di Patricio Valladares, era stato premiato proprio da Giorgio come migliore film della sezione horror.
Pensa di presentare il graphic novel anche ad Asti?
La casa editrice sta organizzando presentazioni legate soprattutto ai festival, cui stiamo dando la precedenza perché hanno date predefinite. In primo luogo in occasione del Lucca Comics, dove l’incontro sul nostro graphic novel è stato uno dei più gettonati. Poi saremo presenti il 12 novembre al festival “Dora Nera” di Torino, mentre il 19 saremo a Palazzo Reale a Milano in occasione della rassegna “BookCity”. Vedremo quindi quando potremo inserire una presentazione astigiana.

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