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Cultura e Spettacoli

L’Abbazia di Vezzolano resterà aperta
grazie al lavoro dei volontari

Un’iniziativa partita quasi in sordina, con i contorni dell’urgenza che, nel corso di tre mesi, ha saputo affrontare numeri di tutto rispetto. Stiamo parlando della straordinaria disponibilità

Un’iniziativa partita quasi in sordina, con i contorni dell’urgenza che, nel corso di tre mesi, ha saputo affrontare numeri di tutto rispetto. Stiamo parlando della straordinaria disponibilità dimostrata da associazioni e cittadini che, a titolo puramente volontaristico, hanno tenuto aperta l’Abbazia di Vezzolano a beneficio dei turisti e dei visitatori che volessero vedere da vicino il gioiello romanico italiano. L’urgenza da coprire era quella dell’abbandono del custode-casiere a fine giugno e del primo bando scaduto a luglio per il suo rimpiazzo che, però, non è andato a buon fine.

Ma Vezzolano non poteva tenere chiuso, così, ad un appello lanciato dall’Infopoint InCollina, hanno risposto in tanti: dalle associazioni consorelle, prima fra tutte quella del Frutteto di Vezzolano, alle guide turistiche della zona passando anche per amministratori locali e titolari di attività ricettive ed aziende agricole della zona. In tutto un drappello di poco meno di 40 persone che, da luglio ad ottobre, hanno coperto 200 turni distribuiti su tutti i giorni della settimana, compreso il lunedì. Grazie alla buona volontà e all’impegno di questi volontari, l’Abbazia è stata resa fruibile a 7300 turisti provenienti da tutto il mondo. Una grande prova della forza del volontariato in grado di sopperire a carenze strutturali.

Ad ogni turno non solo veniva garantita l’apertura e la chiusura della chiesa e dei locali annessi, ma è stata fatta una registrazione puntuale dei visitatori con accoglienze personalizzate (soprattutto nei confronti dei disabili) e poi la pulizia interna ed esterna, la manutenzione del verde, la pulitura dei deflussi dell’acqua; sono stati realizzati nuovi materiali informativi in più lingue, è stata curata la gestione del book shop nei fine settimana, la cura continuativa del frutteto con il raccolto di 300 sacchetti di mele e l’organizzazione di importanti appuntamenti come la giornata sulla salvaguardia del Creato o quella del patrimonio.

Tutti questi dati sono stati sintetizzati in un incontro che si è tenuto giovedì scorso fra tutti i volontari e le associazioni che si sono impegnate a tenere aperta l’Abbazia in attesa di un nuovo affidamento di incarico ad un custode per il quale è stata nuovamente aperta la procedura. La convenzione che l’Infopoint aveva firmato con la Sovrintendenza per tenere aperta l’Abbazia nel periodo estivo che era stato caratterizzato dalla concomitanza dell’Expo di Milano e del bicentenario della nascita di Don Bosco, sarà prolungata fino al 31 gennaio nella speranza di trovare, per allora un custode.

Daniela Peira

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