Una cittadina sperduta nel sud della Russia, oltre il fiume Nistro. In questo non luogo è ambientato il nuovo film di Gabriele Salvatores, premio Oscar nel 1992 con Mediterraneo. Un ritorno
Una cittadina sperduta nel sud della Russia, oltre il fiume Nistro. In questo non luogo è ambientato il nuovo film di Gabriele Salvatores, premio Oscar nel 1992 con Mediterraneo. Un ritorno alla regia a tre anni da Happy family, e quanto mai lontano da quella commedia dove recitavano volti noti della tv. Qui i personaggi di Salvatores hanno la faccia di John Malkovich, i modi violenti di chi è nato a vissuto tra i criminali.
È il caso di Kolima e Gagarin, cresciuti con leducazione del loro clan, singolare realtà culturale nel ghetto dove Stalin spediva i rifiuti della società sovietica. Qui i siberiani sono tra i più violenti, ma predicano luso della forza solo contro esercito e polizia, mentre trattano con premura i più deboli.
Quando lUnione Sovietica crolla, il mondo in cui Kolima e Gagarin erano stati cresciuti da nonno Kuzja sparisce rapidamente e si trasforma in qualcosaltro. La corruzione dilaga anche nella loro società, e i due prenderanno presto strade opposte. Proprio mentre la Russia che conoscevano sta tramontando, Kolima finisce in carcere, dove apprende il significato dei tatuaggi sul corpo dei detenuti.
Il ragazzo esce di galera grazie a Kuzja, il quale gli affida unimportante missione: trovare e punire luomo che ha abusato e picchiato Xenja, la ragazza di cui Kolima era ed è innamorato. Tratto dallomonimo romanzo di Nicolai Lilin, il quale ha pescato dalla sua esperienza personale per raccontare la criminalità russa.
Educazione siberiana
Di Gabriele Salvatores con John Malkovich, Arnas Fedaravi?ius, Vilius Tumalavi?ius
Italia 2013, drammatico, 110