Il racconto del dramma dell'alluvione che vent'anni fa colpì il Cuneese, l'Astigiano, l'Alessandrino e il Torinese, in un'ampia serie di immagini dell'epoca. A partire da
Il racconto del dramma dell'alluvione che vent'anni fa colpì il Cuneese, l'Astigiano, l'Alessandrino e il Torinese, in un'ampia serie di immagini dell'epoca. A partire da oggi, sarà in esposizione per l'intera settimana a Castagnole Lanze, negli spazi dell'ex chiesa dei Battuti bianchi di piazza Balbo, una mostra fotografica che torna indietro, al novembre 1994, raccontando le città e i paesi duramente colpiti da un'alluvione, che provocò morti e distruzione in una vasta area del Piemonte.
Tutto iniziò con le piogge di venerdì 4 novembre, poi esondazioni e frane che si estesero sul territorio delle quattro province piemontesi di Torino, Asti, Cuneo ed Alessandria. I bacini più colpiti furono quelli dei fiumi Tanaro, Bormida, Belbo e Po. L'esposizione, promossa dal Consiglio regionale del Piemonte ed intitolata "Un fiume di ricordi". L'alluvione del 4?5?6 novembre 1994 nelle foto di allora", è composta da 32 pannelli che riportano le istantanee di dieci fotografi che all'epoca ritrassero direttamente quella funesta sciagura.
«Sono inoltre presenti 7 pannelli dedicati al territorio, con una cartografia dell'evento, curati dall'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa Piemonte)», spiegano dal Comune, che ospita l'importante iniziativa. Nella rassegna fotografica si ripercorreranno i Luoghi, le Persone, i Fiumi, il Territorio, le Strade, la Solidarietà, i Soccorsi in divisa. La mostra è stata allestita per la prima volta a Palazzo Lascaris e successivamente fa tappa ad Alba, Asti, Alessandria, Castagnole Lanze, Farigliano, Pino d'Asti, Ceva e Lisio. «E' un momento di vicinanza alle famiglie, per ricordare coloro che hanno perso la vita in quei tragici giorni», sottolinea il sindaco Carlo Mancuso. Le visite sono possibili tutti i giorni, dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 19. La mostra fotografica chiuderà domenica 30 novembre.
Marta Martiner Testa