Lo scorso aprile è tornato in scena il testo con cui Ruggero Cappuccio aveva debuttato 21 anni fa, "Shakespa re di Napoli", un confronto tra il teatro elisabettiano e le forme espressive

Lo scorso aprile è tornato in scena il testo con cui Ruggero Cappuccio aveva debuttato 21 anni fa, "Shakespa re di Napoli", un confronto tra il teatro elisabettiano e le forme espressive della Napoli barocca. Considerato il suo capolavoro, il testo è stato anche pubblicato da Einaudi e testimonia il legame tra l'autore napoletano e il Bardo.

Stasera al Teatro Alfieri si alzerà il sipario su un'altro spettacolo scritto da Ruggero, "Sogno di una notte di mezza estate". Anche in questo caso, non una trasposizione fedele di Shakespeare ma una rilettura in chiave partenopea: «L'ho ideato l'anno scorso per Isa Danieli, Lello Arena e il regista Claudio Di Palma – ha spiegato l'autore – è un sogno ambientato in una casa napoletana, dove Oberon e Titania sono marito e moglie, burattinai e affittacamere di presunti musicisti. Lei racconta al marito strani sogni e strane realtà: i pupazzi conservati in casa hanno vita propria, li metti in un posto, li ritrovi in un altro. E saranno proprio loro, i burattini, a dar vita al racconto del "Sogno" shakespeariano. Il letto di Oberon e Titania si solleva e diventa teatrino».

La prima è andata in scena quest'estate, in occasione della prima al Festival Teatrale di Borgio Verezzi. Ora lo spettacolo tocca il palco cittadino e si propone come primo appuntamento di prosa, dopo l'apertura con le tre repliche di "Brachetti che sorpresa". Disponibili gli ultimi biglietti: 20 euro per platea, barcacce e palchi, 15 euro loggione. Da segnalare che sempre oggi, in Sala Pastrone, tornano anche "Le letture del lunedì" dell'attore Francesco Visconti (18.30, ingresso libero). La serie di incontri giunge alla nona edizione in una versione rinnovata, il titolo scelto per il ciclo di dodici appuntamenti è "Le stagioni dell'amore".

e.p.r.