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La “Comedia” del 400 che cantala dignità di tutti i sentimenti
Cultura e Spettacoli

La “Comedia” del 400 che canta
la dignità di tutti i sentimenti

Torna in scena la "Comedia de l'homo e de soj cinque sentimenti", allestimento del gruppo di musica antica La Ghironda tratto dall' "Opera Jucunda" di Giovan Giorgio

Torna in scena la "Comedia de l'homo e de soj cinque sentimenti", allestimento del gruppo di musica antica La Ghironda tratto dall' "Opera Jucunda" di Giovan Giorgio Alione. Lunedì alla Casa del Popolo (via Brofferio 129, ore 21.15, ingresso a offerta) verrà riproposto lo spettacolo che ha debuttato a giugno nel cortile della Biblioteca, con un notevole successo di pubblico. Poeta e drammaturgo, Alione nacque nella Asti della seconda metà del Quattrocento e fu uno dei principali autori del Rinascimento in Piemonte.

La sua opera, scritta in francese, italiano e piemontese, segna un passaggio fondamentale tra la cultura del Medioevo e quella dell'Umanesimo: la "Comedia" era stata scritta originariamente in un dialetto astigiano molto distante da quello odierno, e per questo di difficile comprensione. Per la messa in scena di lunedì si è dunque scelta un'interpretazione in lingua italiana, una traduzione fedele del testo originario che ne riprende la struttura metrica. La "Comedia" è un apologo nel quale si dimostra che tutti i sensi di cui l'uomo è dotato hanno eguale importanza. L'Alione celebra satiricamente il "trionfo del cul": dopo un preoccupante sciopero che ha minacciato la sopravvivenza del corpo, anch'esso si vede riconosciuto – con tanto di sentenza giuridica – "dignità di sentimento", ai pari di occhi, bocca, naso, mani e piedi.

Dopo la "Farsa del bracho e del milaneiso" del 2013, il gruppo La Ghironda si è accostato nuovamente alle opere di Alione con la stessa metodologia che prevede l'integrazione tra testo recitato, musiche e danze rinascimentali, secondo i dettami del teatro dell'epoca, quando gli attori recitavano, cantavano e danzavano. Gli strumenti musicali utilizzati nel corso dello spettacolo sono copie fedeli di quelli in uso a quel tempo. Anche la scenografia richiama il teatro del Cinquecento, con scena fissa, in cui l'immagine resta invariata per tutti gli atti della commedia. Diretti da Tiziana Miroglio, saranno di scena gli attori Luca Capello, Giorgio Gallo, Gloria Gianotti, Andrea Marello, Anna Mastino e Giuseppe Pavan, oltre alle voci recitanti di Marzia Grasso e Andrea Marello.

Sul palco anche i musici Florio Michielon (ghironde, liuti, saz), Valter Mussano (flauti dolci), Aba Rubolino (viella da braccio), Gianpiero Malfatto (flauti, sackbut, tromba marina), Maurizio Perissinotto (citerna, liuto), Piercarlo Cardinali (pive) e Pietro Ponzone (percussioni). Il fondale è stato realizzato con una tela dipinta che rappresenta la città rinascimentale, a cura degli allievi della classe IV F del Liceo Artistico "Benedetto Alfieri" di Asti, su progetto dello scenografo Andrea Marello.
e.p.r.

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