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La battaglia e il programma di sabato e domenica
Cultura e Spettacoli

La battaglia e il programma di sabato e domenica

La rievocazione storica, nell’anno del Quattrocentenario,, torna alle origini, riscoprendo la propria fisonomia seicentesca. A partire dal portale d’accesso, sistemato ove si trovava nel mese di

La rievocazione storica, nell’anno del Quattrocentenario,, torna alle origini, riscoprendo la propria fisonomia seicentesca. A partire dal portale d’accesso, sistemato ove si trovava nel mese di giugno del 1600, periodo in cui Canelli subì l’assedio da parte dei Gonzaga. Il cuore antico della città sarà il vero protagonista: le piazzette e le viuzze del centro storico, la Sternia, l’antico borgo di Villanuova ospiteranno fatti d’arme, le scene, i momenti di spettacolo che caratterizzano la manifestazione.

SABATO
Primi rumori di guerra
La città assediata

Dalle 15,30 i soldati del reggimento Croce Bianca si addestrano aspettando il nemico in piazza Aosta. Contadini e popolani fuggono dalle campagne e si dirigono in città passando per la porta principale, i militari ispezionano i carri alla ricerca di eventuali spie. I nemici si avvicinano, le truppe sabaude vengono scacciate dall’accampamento esterno e si trincerano nella cerchia cittadina. Si annuncia alla popolazione l’inizio dell’assedio. Le truppe dei Savoia si schierano, primi assalti

Attorno alle 17,30 i soldati di Nizza della Paglia, costeggiando le mura, cercano di entrare nel borgo fortificato e intimano la resa. Le truppe sabaude sdegnosamente rifiutano. Si annuncia l’assedio. Il Colonello Taffini d’Acceglio, con le sue truppe, ispeziona le fortificazioni. Il borgo si anima del mercato seicentesco.

Alle 20.00 inizia la lunga notte dell’assediato. Le osterie e taverne aprono i battenti e offrono menù seicenteschi (si mangia e si beve con prezzi tra 8 e 23 euro).

Attorno alle 22.00 prende il via una cruenta battaglia. I mantovani infliggono gravi perdite alle milizie sabaude. I nemici tornano ad assalire il castello. Nei prati del Castello Gancia, a Villanuova, Savoia e Gonzaga si sfidano in un spettacolari scaramucce e scontri all’arma bianca Per illuminare la notte vengono sparati i “fuochi” che illuminano a giorno il castello tra mille colori. Le truppe savoiarde intervengono, e si sviluppa uno spettacolare incendio che viene prontamente domato. Intanto musici e saltimbanchi intrattengono la popolazione. Per tutta la notte ronde e veglie negli accampamenti militari.

DOMENICA
L’assalto del nemico
La vittoria

Dopo una lunga notte segnata dal timore alle 9,30 si intensifica l’attività militare alle porte della città. I nemici si schierano alla porta del Borgo, il corteo ducale, preceduto dal rullo dei tamburi percorre la città, il Duca ispeziona le truppe. Alle 10 si tenta una mediazione diplomatica per sventare l’assalto. Le truppe del Colonello Taffinio d’Acceglio, e il Duca Carlo Emanuele I di Savoia, salgono la Sternia per attestarsi nei prati del Castello Gancia. Gli archibugieri prendono posizione, inizia la grande battaglia, gli uomini e le donne di Canelli intervengono in soccorso delle truppe savoiarde e scacciano il nemico. A mezzogiorno, dopo la morte del comandante nemico il cui cadavere viene portato in trionfo per la città, i Mantovani si danno alla fuga. Sul campo restano morti e feriti, i Frati ed i cerusici curano i sopravvissuti. Per festeggiare la vittoria si dà vita ad una sfilata per le vie della città. Le osterie e taverne iniziano a somministrare il «Pranzo della Vittoria»; musici e giocolieri si esibiscono per tutto il giorno fino a sera.

La battaglia è vinta! Canelli è liberata! Dalle 12 si inizia a festeggiare. Il comandante dichiara la fine dell’Assedio. Il Duca Carlo Emanuele I di Savoia esenta i canellesi dal pagamento delle tasse per trent’anni. Dalle 12,30 si festeggia. Nelle Hosterie e nelle Taverne si celebra la vittoria con il succulento “Pranzo della Vittoria”, con buon vino e intrattenimenti vari. Dalle 15 proseguono i festeggiamenti fuori e dentro le mura. Musici, saltimbanhi, giochi d’arme e il “Gioco della Carra”. Nelle piazze e nelle vie della città liberata dall’assedio si ripopola il mercatino seicentesco: bancarelle colorate propongono le proprie mercanzie. Alle 17 finale del torneo Taffini tra spadaccini (Piazzal di Dentro). Alle 22, quando l’imbrunire copre Canelli libera dall’Assedio, si festeggia definitivamente la vittoria sulla collina di Villanuova con lo spettacolo pirotecnico dei “fuochi di gioia”.

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