Era rimasto intrappolato tra le pieghe del tempo, pressoché introvabile, ma grazie all’iniziativa di Carlo Cerrato, giornalista e scrittore astigiano, della Fondazione Gente&Paesi e del Lions Club Costigliole d’Asti, il romanzo di Emilia Cardona “La famiglia Tamburi” può di nuovo essere letto e riscoperto attraverso l’edizione anastatica realizzata. L’importanza della figura di Emilia Cardona, nata proprio a Costigliole nel 1899, giornalista, scrittrice, moglie del pittore Boldini e divulgatrice della sua opera, traspare chiaramente dal volume “Milli, una donna”, frutto delle ricerche di Cerrato, primo studioso di una straordinaria figura di donna, di grande modernità, coraggio, sensibilità e finezza culturale. L’importanza del romanzo “La famiglia Tamburi” sta nel tema trattato, nell’ambientazione e nella profondità di analisi e linguaggio.
Ne ha parlato Cerrato, accanto a Mario Narciso, presidente fino a pochi giorni del Lions costigliolese e che ora “ha passato la campana” ad Anna Bianco, nella presentazione del volume avvenuta sabato nel salone delle feste del castello di Costigliole. «Un romanzo scritto nel ‘36 e pubblicato in Italia nel ‘39, a Milano, da Ceschina. È la storia di una famiglia e di un “Villaggio”, mai citato con il suo vero nome, ma riconoscibilissimo. È inequivocabilmente Costigliole, paese natale dell’autrice, tratteggiato con delicatezza e partecipazione emotiva. Un racconto stimolante e sorprendente. Un romanzo che rappresenta una preziosa testimonianza letteraria su una stagione lontana di una parte di Piemonte di cui restano poche voci», sottolinea Cerrato. Il periodo di ambientazione è tra il 1900 e il 1923, passando per gli anni della prima guerra mondiale: in risalto la vita di paese, la società contadina, gli aspetti sociali, culturali ed economici dell’epoca. I riferimenti al Monferrato, la messa alla Motta, gli acquisti di Natale ad Asti, con la passeggiata sotto i portici di piazza Alfieri, la sosta e il pranzo con il bollito al Leon d’oro, le diligenze che collegavano Asti con San Marzanotto, Isola, Montegrosso, Rocca d’Arazzo; una pagina di pura poesia racconta il viaggio in carrozza dal Villaggio all’arrivo al Tanaro per fare ingresso in città. Nel romanzo riflessioni di grande attualità e modernità, come quelle sull’importanza della ferrovia. E pagine di grande tenerezza. Così come la dedica del romanzo alla mamma, Maria Cardona Massaro. Fino all’invocazione alla mamma che segna l’ultima pagina.
La presentazione in anteprima dell’edizione anastatica del romanzo “La famiglia Tamburi” era avvenuta nella serata conviviale di chiusura dell’anno sociale del Lions Club Costigliole d’Asti nella cornice del ristorante “Podere La Piazza” di frazione Santa Margherita a Costigliole. Accanto all’iniziativa culturale, il tema della solidarietà, con la formalizzazione di un contributo erogato al Gruppo Alpini di Costigliole guidato da Franco Porrino per lavori di miglioramento della sede. Il presidente Mario Narciso ha rammentato il costante impegno da parte del Club, che lo ha visto nel ruolo per cinque anni consecutivi, nei confronti del territorio e delle sua comunità: “Attenzione verso le necessità materiali, collaborazione con enti e associazioni, ma anche impulso alla cultura tramite la valorizzazione di personaggi illustri e vicende del passato che ci appartiene. La riscoperta della figura e dell’opera di Emilia Cardona, giornalista, scrittrice, moglie di Giovanni Boldini, donna forte e coraggiosa prosegue in tale direzione e ci auguriamo che la riproduzione anastatica del libro possa rappresentare uno stimolo di ricerca e di studio del personaggio di cui in sala ben risalta un ritratto realizzato dalla pittrice astigiana Ottavia Baussano gentilmente concesso per l’occasione”. “L’amministrazione comunale – ha evidenziato il sindaco di Costigliole Enrico Cavallero – da sempre è attenta a tutto quello che rappresenta il recupero della memoria storica del paese di Costigliole con lo scopo preciso di valorizzare il passato, per fare memoria delle persone e dei luoghi, delle tradizioni e della storia. L’ iniziativa della ristampa del romanzo da parte dell’editore Fondazione Gente&Paesi, con il contributo del Lions Club Costigliole d’Asti, costituisce di fatto una ulteriore valorizzazione della storia e della cultura locale, motivando ad un comune impegno in tale direzione”.
Nella sua articolata presentazione, Carlo Cerrato, Presidente della Fondazione Gente&Paesi e relatore della serata ha sottolineato: “Desidero prima di tutto ringraziare il Lions Club Costigliole d’Asti che è stato determinante nell’inizio della riscoperta di Emilia Cardona come in questa fase che ci porta all’avvio della valorizzazione della sua opera letteraria ormai pressoché dimenticata. Nell’arco di meno di un anno e mezzo abbiamo realizzato due libri e creato un interesse notevole su questa figura di donna che avrebbe meritato ben altra attenzione. Abbiamo messo insieme una buona rassegna stampa e realizzato più di venti presentazioni. La più recente a Ferrara. Devo ringraziare per l’attenzione anche la Biblioteca Astense e il Soroptimist Club di Asti oltre all’artista Ottavia Boano Baussano per aver dedicato a Milli una sua opera. Adesso comincia una nuova avventura. La ristampa de “La Famiglia Tamburi” lo voglio sottolineare non è un’operazione commerciale, ma è a soli fini culturali e non di lucro. E’un romanzo che parla di noi e delle nostre terre a inizio Novecento e di cui tragicamente nessuno aveva ormai memoria. Adesso è di nuovo disponibile per arricchire le nostre biblioteche e la memoria dei nostri paesi e dei nostri antenati. È anche un argomento in più per continuare ad approfondire la figura di Emilia Cardona, che non è stata solo ‘la moglie di Boldini’, ma molto di più. Grazie quindi a tutti voi e in particolare al Presidente Mario Narciso ed alla Presidente Incoming Anna Bianco”.
“Emilia Cardona è una figura femminile che anche il Soroptimist International Club di Asti – ha precisato la presidente Maria Gabriella Saracco – ha deciso di illuminare. Uno dei progetti per il biennio 2024-2025 è proprio quello di redigere la pagina wikipedia della scrittrice per testimoniare al mondo che Milli non era soltanto la ‘moglie di’, ma una donna di spessore ricca di doti”. L’evento ha sancito anche il tradizionale “passaggio della campana” con il trasferimento della guida del Club, per l’anno 2024/25 ad Anna Bianco. La neopresidente, nel ringraziare i soci e in particolare Mario Narciso per l’impegnativo lavoro svolto, ha evidenziato la propria emozione per questo ulteriore passo verso la divulgazione dell’ opera di Emilia Cardona. Inoltre ha precisato che “l’anno sociale prossimo sarà ancora caratterizzato dalla precisa attenzione al nostro territorio a favore di esigenze forse nuove, ma anche in continuità di service già iniziati e che si andranno a completare, spero presto, con attività significative”.