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La memoria in mostra con le opere di 37 artisti
Cultura e Spettacoli

La memoria in mostra con le opere di 37 artisti

E' stato un anno intenso a Palazzo Mazzetti, con la mostra "Dal nostro inviato al fronte" dedicata ai reporter di guerra e "Asti contemporanea", che ha portato nelle sale le

E' stato un anno intenso a Palazzo Mazzetti, con la mostra "Dal nostro inviato al fronte" dedicata ai reporter di guerra e "Asti contemporanea", che ha portato nelle sale le collezioni private degli astigiani. Il 2016 inizierà con un'esposizione collettiva, "Ricordi futuri". Inaugurazione prevista il 27 gennaio, Giornata della Memoria durante la quale si ricordano le vittime dell'Olocausto. Ben 37 artisti in mostra, le cui opere saranno legate da un fil rouge: «E' l'idea della memoria e del ricordo che lega ogni uomo alle proprie origini e tradizioni – spiegano gli organizzatori – intesa come unico strumento di conoscenza che l'uomo ha a disposizione, in quanto rende ciascun individuo consapevole delle proprie esperienze passate, e solo così pronto ad affrontare quelle presenti e quelle future.»

La collettiva è curata da Ermanno Tedeschi e comprende diversi ambiti della vita umana e diverse discipline. Si parte dall'arte figurativa e concettuale, per passare attraverso le percezioni sensoriali di oggetti (giocattoli, libri, scritti, architettura), fino ad arrivare a suoni, immagini, video interviste, fotografie, sculture e dipinti. Gli elementi di questo percorso espositivo sono di provenienza diversa, nazionale ed internazionale, con una particolare attenzione al tema dell'Olocausto, ma anche con un occhio rivolto alla cultura e alla tradizione astigiana. Nove le sezioni in cui è suddivisa la mostra, si parte dall'installazione di Gianluigi Colin, che tappezzando muri e soffitto di fotografie e fogli testimonia eventi passati e presenti.

Si passa poi alle video interviste a illustri esponenti della cultura contemporanea, tra cui la psicologa Maria De Benedetti, già vice sindaco di Asti dal 1994 al 1998. Altre sezioni sono dedicate al gioco come segno del tempo, al ricordo attraverso la fotografia, il segno e la scrittura come testimoni del tempo. Concluderanno il percorso una sezione multimediale e una incentrata sulla ricerca della musica prodotta nei campi di sterminio. L'esposizione vede la collaborazione dell'Israt nel programma di formazione e aggiornamento "Ricordi futuri: la memoria, istruzioni per l'uso": iniziativa rivolta a insegnanti e studenti, ma aperta a tutti. Sono stati predisposti percorsi didattici incentrati sui luoghi della memoria cittadini e sui temi della storia contemporanea.

e.p.r.

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