Si esibiranno la prossima estate in alcune località italiane Piero Cotto e Beatrice Pasquali, conosciuti ormai come “la coppia” del talent show “The Voice Senior”, andato in onda da novembre a gennaio il venerdì sera su Rai Uno. Lo faranno nell’ambito del “The Voice Senior tour”, che dai primi di luglio vedrà impegnati in diverse date i 12 finalisti del programma. Una bella soddisfazione per i due cantanti – astigiano doc lui, acquisita lei – pronti a riprendere le esibizioni dal vivo dopo i due anni difficili dominati dalla pandemia. Come racconta Piero Cotto in questa intervista.
Come si svolgerà il tour?
Percorreremo l’Italia a bordo di un grande camion che, una volta arrivato a destinazione, si aprirà sui quattro lati per garantire l’esibizione, con 20mila watt tra audio e luci. Per ogni tappa si esibiranno non più di sei finalisti, cui si aggiungeranno alcuni ospiti.
Il tour sarà anticipato da alcune prove aperte, probabilmente a Spoleto o Latina.
Quante località toccherete?
Per ora so che 30 località si sono proposte (la prima sarà in Toscana). L’idea è quella di calendarizzare due o tre spettacoli a regione (per ora ne sono stati fissati dieci). Ciò che ci ha fatto molto piacere è che quando l’organizzazione – che fa capo a “The Voice Senior” – ha cominciato a contattare le Amministrazioni comunali, si è sentita porre sempre la stessa domanda: “Ma la coppia c’è”? Segno che siamo rimasti nella memoria e nel cuore degli spettatori.
Cosa canterete in queste occasioni?
Le tre canzoni che abbiamo proposto a “The Voice Senior” e altri brani del nostro repertorio.
I concerti ad Asti
Avete altri programmi, oltre a questo tour?
Sì. Ci esibiremo in una serata al Teatro Alfieri che si terrà prima delle elezioni amministrative insieme al nostro gruppo, composto da 3 a 5 musicisti, e al terzo classificato di “The Voice Senior”, ovvero Walter Sterbini. Quindi l’8 luglio in piazza Cattedrale nell’ambito del festival Astimusica.
Inoltre continueremo a proporre, indipendentemente dai progetti legati al programma televisivo, con i nostri repertori in occasione di feste private, matrimoni, feste in piazza e patronali. Beatrice è specializzata in canzoni impegnate, sul modello di Mina e Mia Martini. Io sono specializzato in generi come blues, soul, swing, jazz. Solitamente in un concerto cantiamo per il 50% in duo e per il restante 50% separati.
La carriera
In passato avete lavorato quasi sempre all’estero. Ci racconti…
Nel 1977 avevo vinto il festival di Puertorico cantando in coppia con Augusto Martelli. Un’occasione che mi aveva fatto conoscere e mi aveva procurato l’invito da parte dell’Unesco, sponsor del festival, di diventare rappresentante musicale dell’organizzazione. Così insieme a Beatrice, che ho sposato nel 1981, ho cominciato a girare il mondo negli Stati dove si tenevano i concerti pro Unesco. Insieme abbiamo fatto tappa in 52 Paesi tra Europa, America del Nord e del Sud.
Insieme abbiamo vinto 17 premi, cui si devono aggiungere i riconoscimenti acquisiti separatamente.
Una programmazione diminuita a partire dal 2001, quando si è verificato l’attacco alla Torri gemelle di New York, dato che si trattava di eventi che vedevano coinvolti i rappresentanti di 30 – 40 Paesi.
La sua carriera è lunga e articolata. Ci segnali tre momenti importanti…
Sicuramente il periodo iniziale, quando per cinque anni sono stato il cantante di Angel Gualdi, tra i più grandi clarinettisti europei. Aveva un’orchestra bellissima: tanto per far capire il livello, aveva accompagnato Louis Armstrong nel 1968 al festival di Sanremo, unica occasione in cui non partecipai perché l’orchestra si occupava solo dell’accompagnamento. Poi ricorderei la partecipazione a Sanremo nel 1975 e scrissi la musica per un telefilm americano diretto da Alfred Hitchcock.
Tra album e libro
Quanti album ha pubblicato in tutti questi anni?
Circa 20 pubblicati da case discografiche e 15 autopubblicati, cui si aggiungono 30 di quei “romantici” 45 giri.
Quali altri progetti sta seguendo?
Ho appena ultimato di scrivere un libro sulla mia vita che, partendo dalle origini della mia famiglia, arriva all’importanza che ha ricoperto la musica in tutti questi anni. E’ ancora una bozza, ma l’obiettivo è arrivare alla pubblicazione.