E’ la sete il tema che quest’anno, per la sua seconda edizione, è stato scelto dagli organizzatori del Festival Portami Via organizzato dall’Anpi di Asti e Canelli insieme al Comitato martiri del Falchetto per ricordare i caduti partigiani e gli internati nei campi di concentramento.
La sete è quella della terra, elemento indissolubile dalla vita della gente di Langa, ma anche sete di giustizia, sete di libertà, sete di diritti.
Tre giorni di incontri, musica, concerti, reading letterari coordinati da Massimo Zamboni, per il secondo anno direttore artistico del Festival.
Quest’anno sono quattro le location che ospiteranno gli appuntamenti e sono state intitolate ad altrettanti personaggi della lotta partigiana: Palco Comandante Primo (al Santuario dei Caffi); Palco Freccia (al Cippo dei Martiri del Falchetto di Santo Stefano Belbo); Palco Comandante Poli sulla piazza di Vesime e Palco Meghi, dedicato ad una staffetta sulla piazzetta dei Caffi.
Venerdì
Un programma di eventi ricchissimo che prenderà il via venerdì 30 giugno al Sanguario dei Caffi con, dalle 19, dj set “Flussi meticci dal Sud de mondo a cura di Radio bandito di Torino.
E poi il reading con Max Collini con la sete di verità storica e mentre la sete di futuro emergerà con l’evento “Manifesta – Una lotta quale non s’è mai vista eguale” con lo stesso Massimo Zamboni, Cristiano Roversi, Simone Filippi, Gabriele Genta. Qui parteciperanno anche i Giovani Percussionisti Canellesi (PCI) che “musicheranno a modo loro l’evento coinvolgendo anche il pubblico al quale verranno consegnati degli strumenti a percussione. Perchè tutti possano manifestare.
Un pensiero, in questo festival, va ai migranti, così, ogni serata, sarà anticipata dalla proiezione di “Anime galleggianti” di Piergiorio Casotti.
Sabato
Sabato ci si sposta al Cippo dei Martiri del Falchetto per la presentazione del ibro “Memoranda. Gli antifascisti raccontati nel loro quotidiano” di Antonella Tarpino, Giulio Einaudi Editore. Presenti l’autrice insieme a Lorenza Balbo, Marco REvelli, Renato Grimaldi e Antonella saracco.
Seguirà un omaggio alla staffetta partigiana Nicolina “Mirca” Soave della quale è prevista la partecipazione. E poi “sete degli autori” con il progetto musicale Earthhonia di Max Casacci dei Subsonica.
Alla sera si susseguiranno i concerti di Ginevra di Marco con Francesco Magnelli e Andrea Salvadori e poi del gruppo rock Management.
Domenica
La giornata di domenica si aprirà con la commemorazione al Sacrario dei caduti Partigiani dei Caffi, a partire dalle 10 cui seguiranno gli interventi del sindaco di Canelli, Paolo Lanzavecchia e del presidente Anpi di Asti, Paolo Monticone. Seguirà intervento di Gianna Menabreaz sulla memoria dei deportati nei campi di stermino e omaggio alle vittime di Cutro con un testo scritto da Pasquale Marotta, maestro di Santo Stefano Belbo, letto da Alessia Porani. L’orazione ufficiale è affidata a Lorenza Balbo, figlia del comandante partigiano Piero “Poli” Balbo.
A Vesime si ricorderà l’aeroporto pargiaino Excelsior ancora con Massimo Zamboni insieme a Mario Renosio, Ignazio Giovine, Claudio Riccabone, Sergio Grea e Don Oscar.
Previste installazioni visive dii Luca Carillo, anche autore del logo di quest’anno del Festival e di Sketch Lupo.
Il Palco Meghi ospita un incontro con lo scrittore Paolo Malaguti autore del libro “Se l’acqua ride” e con l’illustratrice Stefania Vincenzi animatrice della Pimpa, della gabbinaella e il gatto e della freccia azzurra. Seguirà il film di animazione “Kirikù e la strega Karabà”.
Il programma completo del festiva è su www.portamiviafestival.com.
«Per noi la memoria di quello che fu la lotta partigiana andava salvaguardata in ogni modo – affermano Paolo Monticone rpesidente Anpi di Asti e Flavio Carillo della sezione di Canelli – Con il Festival abbiamo trasformato una commemorazione, quella ai Caffi e al Cippo dei Martiri del Falchetto, da un incontro fra pochi ad un evento che dura tre giorni e attira moltissimi giovani. E questo ci fa ben sperare sul fatto che la memoria sarà ben custodita e tramandata».
Navette gratis, campeggio e punto ristoro
Una location straordinaria per contenuti storici e per panorami ma non esattamente comodissima da raggiungere. Per questo motivo sono stati approntati alcuni servizi aggiuntivi rispetto alla scorsa edizione del festival.
Intanto la navetta con un pulmino che dalle 16 di ogni giorno parte da piazza Gancia a Canelli, si ferma a Cassinasco all’incrocio per i Caffi e, il sabato, prosegue fino al Falchetto. Andata e ritorno per tutta la durata degli eventi.
Per chi vuole invece fermarsi per tutto il week end ed essere già sul posto è stata approntata una attrezzata area parcheggio a Cassinasco sia per camper che per tende.
Per rifocillarsi sarà presente la pro loco di Vesime insieme ad aziende agricole del territorio.
