«Fuggire, bisogna fuggire.» Massimo Cotto cita Tolstoj aprendo la presentazione dellimminente stagione invernale del Teatro Alfieri: «Anche noi dobbiamo fuggire dallindifferenza, dalla
«Fuggire, bisogna fuggire.» Massimo Cotto cita Tolstoj aprendo la presentazione dellimminente stagione invernale del Teatro Alfieri: «Anche noi dobbiamo fuggire dallindifferenza, dalla tentazione di arrenderci, dalla rassegnazione. Il teatro è il luogo ideale dove fuggire senza perdere il contatto con la realtà». È giovedì sera, la platea è gremita e lOrchestra Sinfonica di Asti introduce lappuntamento con una prova del Dies Irae di Verdi. Il sindaco fa gli onori di casa: «Nelle altre città ricorda Fabrizio Bringolo si è ridotta la partecipazione, mentre ad Asti aumentano le presenze. Abbiamo il dovere di rafforzare lofferta culturale, il Comune lo sta facendo anche grazie alle energie e allingegno del mondo associativo.» Mario Nosengo, direttore artistico della stagione, scorre il calendario degli spettacoli in abbonamento: come sempre un bilanciato equilibrio di prosa, danza, teatro canzone.
Si inizia il 14 novembre con Servo per due, adattamento di Paolo Sassanelli della celebre commedia di Goldoni, sul palco tra gli altri Pierfrancesco Favino. Da segnalare il 20 novembre anche Natale in casa Cupiello trasformato da Fausto Russo Alesi in un monologo. Il 25 gennaio Parole incatenate vedrà Claudia Pandolfi e Francesco Montanari protagonisti di un giallo mozzafiato, da non perdere il 2 febbraio Erri De Luca e Gianmaria Testa in Chisciottimisti. Ancora volti noti in Quando la moglie è in vacanza. Chiusura il 17 aprile con il Pinocchio di Ugo Chiti. Fuori abbonamento segnaliamo Parliamone con Franca Valeri (7/11) e Viviani varietà con Massimo Ranieri (27/4).
Gli altri appuntamenti: il cabaret 50 sfumature di Pintus (31/10, fuori abbonamento), la danza di Cioccolato/Chagalliana (17/11, fuori abbonamento), Zio Vanja con Michele Placido e Sergio Rubini (28/11), i due Schiaccianoci (12/12 e 10/1, questultimo fuori abbonamento), Uomo e galantuomo diretto da Alessandro dAlatri (17/12), il gospel di Sherrita Duran (22/1), A piedi nudi nel parco con Vanessa Gravina (11/1), il concerto Non cè nulla di cui avere paura per la Giornata della Memoria (26/1, fuori abbonamento), Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere con Paolo Migone (8/2), la Carmen con il Ballet Flamenco di Madrid (12/2), loperetta La vedova allegra (15/2), lo spettacolo di trasformismo Carta Canta di Ennio Marchetto (7/3), Il precario e il professore con Piero Sidoti e Giuseppe Battiston (18/3), Stasera non escort di Marco Rampoldi (21/3), Risate sotto le bombe con Gianni Fantoni (30/3) e Lamor no bussa con Giorgio Conte e Alessandro Fullin (10/4).
Sul capitolo abbonamenti è Gianluigi Porro, direttore organizzativo del Teatro Alfieri, a fare il punto. Innanzitutto i prezzi: 15 spettacoli 210 euro (165 per i palchettisti, 135 in loggione); 10 spettacoli 160 euro (130 palchettisti, 100 in loggione); 5 spettacoli 80 euro (50 per gli studenti sotto i 25 anni e il loggione). La novità, positiva o negativa a seconda dei punti di vista, è la perdita della prelazione per la riconferma del posto in platea e barcacce. Gli abbonati di questanno potranno però mantenerlo per cinque stagioni. Fino all11 ottobre la biglietteria del teatro resterà aperta per la conferma dei palchi, poi il 16 via alla vendita degli abbonamenti a 15 spettacoli. Lo stesso giorno a partire dalle 7 di mattina verranno distribuiti i numeri ufficiali per regolamentare la fila; ogni giorno verranno fatte passare 50 persone, che potranno acquistare un massimo di 4 abbonamenti a testa. Medesima modalità verrà seguita il 22 e il 28 ottobre per gli abbonamenti a 10 e 5 spettacoli. La vendita dei biglietti singoli inizierà il 4 novembre. Per informazioni, la biglietteria risponde ai numeri 0141 399057 e 0141 399040.
e.in.